Terni, nodo farmacie: pronte le carte bollate

Il Comune potrebbe forzare la mano con un’azione civile verso i vertici. Dopo l’assemblea ‘tattica’ in arrivo il redde rationem

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Prima l’assemblea tattica, poi il ‘redde rationem’. Non aspetterebbe altro, un’ulteriore assemblea dei soci, l’assessore comunale alle partecipate Fabrizio Dominici per chiudere definitivamente la partita con l’amministratore unico di FarmaciaTerni Fausto Sciamanna. Un braccio di ferro da tempo alla luce del sole e che l’amministrazione comunale di Terni starebbe pensando di chiudere una volta per tutte.

Azione civile

Giovedì il consiglio comunale di Terni ha approvato gli indirizzi generali per la nomina dei rappresentanti del Comune nelle partecipate, ‘avvicinando’ l’attività di quest’ultime alla volontà dell’esecutivo di palazzo Spada e in particolare del sindaco. Non sembra però questa la spinta decisiva per ‘risolvere’ definitivamente la questione FarmaciaTerni. Sciamanna, anche di recente, ha difeso con orgoglio il lavoro condotto alla guida della controllata. Allo stesso modo l’assessore Dominici non ha perso occasione per rimarcare come la gestione – a giudizio su ma pure del sindaco – sia stata segnata da decisioni discutibili e, talvolta, meritevoli di attenzione da parte di magistrati ordinari e contabili.

Agli sgoccioli

L’ultimo capitolo della saga potrebbe essere scritto nei prossimi giorni, entro la fine di novembre, in un’ulteriore assemblea in cui il Comune potrebbe presentare il ‘conto’ sotto forma di azione di responsabilità civile nei confronti dei vertici delle farmacie comunali, comportandone la decadenza. Fra le contestazioni, quelle legate alle recenti assunzioni che si sommano alle incertezze per il personale della società. Il ‘domino’ delle controllate è solo agli inizi.

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