Terni: «Non è evitabile il Fondo di rotazione»

L’assessore Piacenti D’Ubaldi, con il sindaco Di Girolamo e la vicesindaco Malafoglia, ha illustrato il Piano di riequilibrio dei conti del Comune

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In vista della discussione in consiglio comunale, il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo; la vicesindaco Francesca Malafoglia e l’assessore al Bilancio Vittorio Piacenti D’Ubaldi, fanno sapere di aver «illustrato alle forze sociali della città e alle rappresentanze del mondo produttivo l’aggiornamento del Piano pluriennale di riquilibrio finanziario dell’ente» ed hanno anche  diffuso un documento di sintesi, con allegate alcune tabelle che ipotizzano scenari economici e l’immpatto del piano sul Comune e sulla città.

LA SINTESI DEL NUOVO PIANO

Piacenti D’Ubaldi «Vogliamo portare a partecipazione una manovra che è stata rivista – spiega l’assessore Vittorio Piaacenti D’Ubaldi – alla luce delle oggettive difficoltà incontrate dalla precedente. Non pretendiamo chiaramente una condivisione, ma c’è sembrato corretto informare, come nostra consutudine, le parti sociali, non chiudendo la porta ad eventuali correzioni della manovra stessa, fermo restando che l’interesse dell’ente e della città è quello di evitare il dissesto. Quest’uiltima procedura porterebbe ricadute gravissime alla città, sia dal punto di vista della imposizione tarrifaria, sia di una mancanza di operativa che potrebbe inficiare o quantomeno diminuire l’efficacia di strumenti di finanziamento e sviluppo che Terni è riuscita a conquistarsi sullo scenario nazionale e regionale, che complessivamente porteranno su Terni oltre 65 milioni di euro».

IL M5S ATTACCA: «UNA FORZATURA»

Il Fondo di rotazione L’aggiornamento del Piano di riequilibrio, prosegue l’assessore, «anche per rispondere agli elementi di bocciatura della Corte dei conti, prevede il ricorso al Fondo di rotazione, strumento che richiede in maniera obbligatoria l’attivazione della leva fiscale e tariffaria. Questo tipo di piano, comunque, consente ancora una gestione tesa ad attenuare i contracolpi sulla città e sulle imprese, agendo in maniera parzialmente compensativa su altri elementi, come la tassa dei rifiuti dove, grazie anche all’ottimo lavoro fatto da ternani sul versante della differenziata, si andrà ad una riduzione significativa nel 2018».

Si vende L’amministrazione, erlatro, conferma di voler proseguire «nella procedura di vendita dei suoi beni non più strategici, ad iniziare dalle farmacie comunali. Con il successo del piano di alienazioni sarà possibile contenere la durata del ricorso al fondo di rotazione, al solo 2018, consentendo così di consegnare alla città, nel 2019, un ente risanato e pinamente operativo sul versante amministrativo. Cosa totalmente diversa è invece il dissesto con contraccolpi pesanti non solo nella quantità e qualità dei provvedimenti economici obbilgatoriamente da assumere, ma anche nella durata quinquennale».

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