Terni, nuova giunta: margine più stretto

Il sindaco continua a verificare dentro e fuori il ‘palazzo’ le condizioni per andare avanti. Ma alcuni segnali non sono dei più incoraggianti

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Margini di manovra sempre più risicati ma sindaco comunque al lavoro per verificare le condizioni per poter andare avanti con un nuovo programma e una nuova giunta.

Faccia a faccia Lunedì pomeriggio per circa un paio d’ore (si replica martedì sera e potrebbe esserci qualche elemento in più) si è tenuto un altro faccia a faccia fra la giunta in carica e la maggioranza consiliare. Assenti Luigi Bencivenga e Renato Bartolini, due fra i consiglieri di maggioranza più ‘freddi’ con il sindaco e il suo operato.

I ‘no’ Nel corso del confronto, Silvano Ricci (Psi) ha ribadito di essere in linea con il partito a cui ha recentemente aderito e di non voler dare il proprio assenso alla delibera sul dissesto. Analogamente Fabio Narciso (Pd) ha espresso forti perplessità che fanno ipotizzare una scelta analoga a quella di Ricci. Dagli altri, nessuna particolare fibrillazione, almeno sul dissesto.

Il documento Meno semplice, in vista di una nuova giunta Di Girolamo, il discorso relativo ad un possibile documento programmatico che il sindaco – e forse prima di lui il Pd ternano, se ci fosse un ordine logico – potrebbe stilare per definire una linea di ‘rilancio’ dell’azione amministrativa per i dodici mesi, teoricamente, restanti.

Dubbi crescenti Sul punto infatti la maggioranza è apparsa, in alcuni suoi elementi, ancora più perplessa del voto sul dissesto. Perché sottoscrivere un documento del genere – e ciò che si chiede ai consiglieri – richiede un impegno diretto e certo, oltre che una firma. E perché i segnali che arrivano dall’esterno non sembrano, omelie a parte, dei più incoraggianti in questo senso.

Il tempo scorre Che i pontieri siano al lavoro per ricucire con gli assenti o ‘stabilizzare’ i presenti, non è un mistero. Ma i giorni restanti sono sempre meno e trovare una quadratura tale che consenta di andare avanti, su basi politiche solide e in compagnia del ‘triumvirato’ di commissari mandati dal ministero, appare molto complicato. Sempre poi che il sindaco abbia davvero voglia di mettersi in spalla l’ennesima ‘croce’.

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