Terni, nuova linfa per il centro remiero

Canottaggio, il ‘D’Aloja’ di Piediluco verso il ‘restyling’: interventi per 1,3 milioni di euro. Abbagnale: «Punto di riferimento»

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di S.F.

Un iter partito nel dicembre 2011, oltre quattro anni fa. E che ora, dopo la conferenza dei servizi sul progetto definitivo e la successiva approvazione, si avvia verso la fase esecutiva. Il centro remiero federale di Piediluco è pronto per la riqualificazione e l’ammodernamento: sei lotti di interventi e un intervento complessivo di 1 milione e 300 mila sono stati presentati giovedì mattina dal presidente della Fic Giuseppe Abbagnale, dal sindaco Leopoldo Di Girolamo e dagli assessori ai lavori pubblici e allo sport, Stefano Bucari ed Emilio Giacchetti. A settembre – in previsione quantomeno – si inizia. Finanziatori la Fic, il Comune, la Provincia e la Tk-Ast: valorizzare è la parola chiave del progetto.

GLI INTERVENTI PER IL CENTRO REMIERO FEDERALE, LA PRESENTAZIONE

Stefano Bucari

Stefano Bucari

I primi lotti è attesa entro marzo l’approvazione del progetto definitivo – redatto dalla Federazione italiana canottaggio, che si occuperà degli interventi – da parte della giunta comunale in merito al primo lotto: 300 mila euro (cofinanziati dalle due parti) e chiusura dell’intervento prima della conclusione del 2017, riguardante la messa a norma e la riqualificazione del centro. La Fic dovrà inoltre redigere il piano finanziario aggiornato al progetto esecutivo e ottenere le autorizzazione sismiche e quelle riferite alle norme sulla prevenzione incendi. Il secondo lotto riguarda la sentieristica – collegamento con la Cascata delle Marmore -, l’abbattimento delle barriere architettoniche, l’impianto di illuminazione pubblica e l’adeguamento del parco: il costo è di 200 mila euro e a metterli è la Provincia di Terni, nonostante il predissesto.

L’iter prosegue con il terzo – i primi tre tutti da ultimare entro il 2017 – lotto da 40 mila euro messi sul tavolo dal Comune di Terni: omologazione del campo boa per le regate e la modifica degli allineamenti. L’intervento più rapido in ordine di tempo – conclusione prevista entro quest’anno – è invece quello riferito al quarto lotto, finanziato dall’Ast: 86 mila euro (non conteggiati nell’1,3 milioni complessivi) per la riqualificazione del centro remiero nello spazio del Circolo Lavoratori Terni.

Abbagnale Giacchetti Di Girolamo BucariForesteria Il quinto lotto – finanziamento pubblico-privato, anche questi ‘esulano’ dalla somma totale, che altrimenti si attesterebbe a oltre 1,5 milioni – da 200 mila euro interessa invece la realizzazione dei campi boa pubblici sulle sponde del lago nelle vicinanze del borgo di Piediluco. L’intervento più corposo è l’ultimo, da 760 mila euro: la nuova foresteria (costruzione ex-novo), il rimessaggio per le barche, la carpenteria metallica e la realizzazione di due grandi parcheggi. Negli ultimi due casi la stima di completamento è per il 2018.

Il piano integrato A produrre una valutazione di incidenza unica ambientale – tutela degli habitat ed ecosistemi – da sottoporre alla Regione per l’approvazione del piano integrato ci penserà l’università di Perugia. Entro la fine del 2016 saranno inoltre censite tutte le imbarcazioni utilizzate per la navigazione: i proprietari dovranno richiedere l’iscrizione su un apposito registro per il rilascio di un codice da esporre sull’imbarcazione. Fatto ciò verranno quindi realizzati campi di attracco pubblici per quelle regolarmente attrezzate al fine di assegnare i posti barca e regolarizzare le concessioni: entro la fine dell’anno sarà pubblicato un avviso per le manifestazioni d’interesse.

Il punto di riferimento Un intervento per dare nuova luce al centro federale: «Piediluco – le parole di Abbagnale – è sempre stato il centro della nostra attività e continuerà ad esserlo. Rimane il punto di riferimento della federazione e ora, superata la parte burocratica, si può passare alla parte operativa: difficile metterla in pratica subito in quanto è in corso di svolgimento il TRio – raduni di preparazione – per i giochi olimpici, ma possiamo predisporre tutte le formalità per cominciare in maniera sostanziale appena possibile». Bucari, spiegando nei dettagli il piano dei lavori, ha indicato in settembre il mese nel quale – queste almeno le intenzioni – si potrà iniziare a sviluppare la riqualificazione all’atto pratico.

Giacchetti AbbagnalePiediluco, Roma e sito satellite Le possibilità che l’Olimpiade 2024 si svolga in Italia sono minime e, di conseguenza, tale è il possibile coinvolgimento del ‘D’Aloja’ nel percorso. La speranza tuttavia c’è: «In merito – ha aggiunto Abbagnale sull’argomento – al 2024 il dossier è preparato per avere un impianto su Roma per soddisfare le richieste del Cio. Era complicato – aggiunge sul ruolo di Piediluco – proporre un’alternativa valida per la manifestazione olimpica: ciò nonostante il ‘D’Aloja’ – può essere un sito satellitte che potrà ricoprire un ruolo importante. Prima e dopo l’Olimpiade». C’è da attendere l’assegnazione del 2017.

Potenziamento Anche Di Girolamo ha sottolineato la ‘sintonia’ che si potrebbe creare tra Roma e Piediluco: «Gli interventi riguardano la rifunzionalizzazione del ‘D’Aloja’ per renderlo adeguato agli standard per il tipo di gare internazionali che Piediluco vuole ospitare, anche in vista di Roma 2024. Un potenziamento del centro federale affinché possa diventare complementare all’impianto – il ‘Natural Water Sports Park’, nel dossier Coni previsti i lavori tra il 2018 e il 2013, 25 mila posti la capienza, ndr – che sarà costruito nell’area della fiera di Roma in caso di aggiudicazione dell’Olimpiade».

Il ‘Memorial D'Aloja’ 2015

Il ‘Memorial D’Aloja’ 2015

Il legame Dal 1° al 3° aprile spazio – 16 mila euro da parte del Comune – al 30° ‘Memorial D’Aloja’, poi nuovi raduni pre olimpici: «Ora c’è il memorial e in seguito ci saranno altre gare: ciò testimonia – ha concluso Di Girolamo – l’attenzione e l’interesse continuo della federazione verso l’impianto di Piediluco. I lavori di sistemazione inizieranno quando saranno terminati i raduni pre olimpici: vogliamo valorizzare Terni come ‘Città degli sport’ e la riqualificazione del centro remiero, in aggiunta al palasport e alla sistemazione del camposcuola ‘Casagrande’, mira in quella direzione». Giacchetti, sul connubio tra Fic e Piediluco, ha voluto evidenziare che «persiste da anni e gli interventi che ci saranno mirano a consolidarlo».

GUARDA LE INTERVISTE A GIUSEPPE ABBAGNALE E LEOPOLDO DI GIROLAMO, VIDEO

progetto piediluco d'alojaGli auspici L’augurio di tutti, oltre al miglioramento effettivo delle strutture, è che «Piediluco possa attirare maggior flusso di turisti dopo questi interventi». Poi Abbagnale si è detto particolarmente speranzoso di poter completare l’interezza del progetto, in special modo la foresteria perché «Piediluco possa diventare un centro efficiente e un ‘volano’ aggiunto anche per le squadre straniere. Come il D’Aloja, per il canottaggio, ci sono pochi posti in Italia e possiamo dare uno sviluppi di rilievo al territorio in questo modo». A rappresentare la Fic presenti a Terni anche il segretario generale Maurizio Leone e il direttore del centro nazionale di preparazione olimpica Nunzio Sorrentino. L’ottimismo non manca, a settembre le prime ‘verifiche’ sul campo.

‘TRio’ e raduno valutativo Rio de Janeiro si avvicina e Piediluco in questi giorni, in attesa degli interventi, sta accogliendo 62 canottieri – 35 senior, 16 pesi leggeri, più 11 atleti che parteciperanno solo al periodo in cui è previsto lo svolgimento della TRio 0, conclusione il 28 febbraio – che saranno di scena al centro remiero fino al 13 marzo. L’unico rappresentante del Clt è Michele Mazzarini, riserva nella prova valutativa del TRio 0.

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