Terni, nuove povertà: «Uomini non numeri»

In un convegno organizzato sabato a Terni, la Caritas diocesana e le associazioni di volontariato si sono confrontate su quanto è stato fatto e quanto invece c’è da fare

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«La carità è un lavoro-servizio ramificato e diversificato a seconda dei progetti e di ciò che noi chiamiamo ‘Opere segno’, basato sull’ascolto, osservazione, discernimento e azione». Il secondo convegno sulla carità, che si è svolto sabato 18 nella parrocchia di Sant’Antonio a Terni ha radunato il mondo vasto delle persone impegnate in ambito caritativo, dagli operatori e volontari della Caritas diocesana e delle Caritas parrocchiali, ai gruppi e movimenti e associazioni di volontariato. «Cercheremo di non dare numeri perché in Caritas chi conta è l’uomo e non i numeri».

La mensa di San Valentino Ci sono sempre nuove persone «che vengono e non sono solo occasionali di passaggio, ma con tutti si cerca di famigliarizzare», ha spiegato il direttore della Caritas diocesana, Ideale Piantoni. «Ci si siede vicino, si chiede, si dà un sorriso o qualche spiegazione o si fa qualche domanda di cortesia. I volontari ruotano a turni tra cucina e sala; tutti sono qualificati con corsi Haccp. È stata formata ed istruita con corso di primo soccorso, uso del defibrillatore e uso di apparecchio per tracheotomia anche su bambini, una squadra di volontari mensa che opera dal 2016 come servizio nei vari Giubilei celebrati nella Diocesi e nelle manfestazioni diocesani. Ascolta ed accompagna molti degli ospiti assistiti con interessamento e contatto con i famigliari o amici. Fornisce volontari e pasti per i progetti ’emergenza freddo-notte sicura’ nei mesi invernali».

Carcere: progetto ascolto Esperienza pluridecennale «di equipe di volontari addetti all’ascolto e alla distribuzione di indumenti e prodotti di igiene personale. Laboratorio di pittura e manifestazioni per le festività natalizie e pasquali. Tutti volontari. Accompagnamento parenti e detenuti in libertà vigilata».

Sportello orientamento al lavoro ‘La porta’ Un volontario che opera lunedì e giovedì nella sede Caritas. «Aiuti materiali e ospitalità provvisoria per padri separati e madri abbandonate. Due padri sono stati ospitati all’interno della struttura Caritas per diverso tempo».

Centro di ascolto diocesano «Offre ascolto, accompagnamento, ricerca d’intervento, indirizza, collabora con altre Caritas, associazioni e con le Istituzioni locali. Tutti volontari. In esso opera anche una distribuzione indumenti e un servizio docce. Gestisce anche l’ascolto per accoglienza a ‘Casa Parrabbi’».

Emporio Terni e Amelia «Nel primo, ascolto sia dalle 13 parrocchie che hanno aderito, che dal ‘Movimento per la vita’, che dal Cda diocesano: parte dal febbraio 2015. Dispone di una equipe di volontari per valutazione schede, controllo, inserimento dati e rapporti con le parrocchie. Ha come fine, insito nel progetto, che ciascuna parrocchia, ente o associazione che propone il nucleo, accompagni poi i propri assistiti in un cammino educativo e formativo. Il secondo, inaugurato il 9 luglio 2016, attualmente accoglie ospiti da Narni, Amelia e Valle Teverina. Volontari emporio coordinati da Amelia. Ha come fine insito nel progetto che ciascuna parrocchia, ente o associazione che propone il nucleo, accompagni poi i propri assistiti in un cammino educativo e formativo».

Ospedale della solidarietà «Tutto nasce con l’ascolto anche se spesso telefonico, di persone-bambini che devono ricorrere ad interventi in Italia. Negli ultimi 10 anni sono stati aiutati più di 150 nuclei con viaggi, sostegno alla famiglia, interventi chirurgici e visite specialistiche in tutta Italia, ma soprattutto in Umbria e a Terni».

Fondo solidarietà per le famiglie in difficoltà «Iniziato nel 2017 grazie alla raccolta quaresimale, ha finora aiutato 25 nuclei in difficoltà. Proseguirà con la raccolta d’Avvento 2017».

Progetto ‘Parla più forte’ «Bambini audiolesi in Albania ed infermeria generica: 15 bambini audiolesi ospiti della struttura, 15-20 bambini audiolesi accompagnati giornalmente alla struttura e ripresi il pomeriggio, 300 bambini non audiolesi giornalmente frequentano insieme ai bambini audiolesi (progetto Effatà). Visite guidate di medici specialisti locali e dall’Italia. Dotazione di apparecchiature per lo screening postnatale ed audiometriche tradizionali».

Casa accoglienza Parrabbi «Ospita per un massimo di tre mesi persone senza tetto, previo ascolto e accettazione del regolamento. Nel 2017 sono state ospitate, finora, circa 30 persone e nel periodo invernale contribuisce al progetto di emergenza con il Comune. Tutti volontari sia nell’ascolto che nella gestione pastorale».

Laboratorio povertà e studio legale «Il laboratorio della povertà ricerca povertà e ricchezze del territorio e organizza formazione informatica per il sito nazionale Caritas. Lo studio legale con 2 avvocati (1 penalista e 1 civilista; progetti condivisi con Comune di Terni e San Martino».

L’INTERVISTA A FRANCESCO VENTURINI PRESIDENTE SAN MARTINO – IL VIDEO

L’associazione San Martino è una Onlus della Caritas che gestisce le risorse economiche e vari servizi. Tramite bando della Prefettura di Terni ha l’esclusiva di accogliere, insieme ad Arci e Laboratorio Idea, i migranti e gestisce nel comune di Terni il progetto ‘Emergenza sbarchi’. 

San Vincenzo De’ Paoli Sono 116 tra soci e volontari esterni, due terzi sono donne, il 60% ha oltre 65 anni. Grazie anche all’apertura dell’Emporio bimbi nuove persone, relativamente giovani, sono entrate a prestare servizio nella S. Vincenzo. Iniziano come volontari esterni e, dopo un periodo di formazione, se valutano che questa può essere la loro vocazione, possono diventare soci a tutti gli effetti. Esperienza positiva del progetto di alternanza scuola lavoro con il liceo Galilei di Terni che ha dato ai giovani la possibilità di conoscere la realtà della S. Vincenzo.

Le persone assistite In tutto 2.300, 797 famiglie, di questi 345 sono minori. Continua il trend negativo iniziato lo scorso anno: gli assistiti risultano diminuiti rispetto a quelli dell’anno precedente, ma non perché siano diminuiti i poveri, è diminuita la capacità di dare risposte efficaci a tutti perché le condizioni delle famiglie che già vengono aiutate si sono aggravate e necessitano di maggiore impegno sia economico che di sostegno morale. Rispetto al 2014 sono state aiutate 435 persone in meno, 1.670 persone in meno negli ultimi due anni. Del totale delle persone aiutate 55% sono italiani, 15% comunitari e 30% extracomunitari. Continuano ad aumentare le famiglie italiane aiutate soprattutto con il sostegno morale e spirituale perché la povertà sicuramente pesa più a chi la vive come una nuova situazione, a chi un tempo aveva risorse anche per aiutare le persone più bisognose.

Gli aiuti Sono stati distribuiti 145 mila euro, il 10% in più dello scorso anno, nonostante il calo delle famiglie assistite. Gli interventi si concretizzano essenzialmente in cinque settori in cui sono rilevate le maggiori criticità secondo il progetto ‘Aiutiamoli a sopravvivere con dignità’ che è stato finanziato in buona parte dalla fondazione Carit: abitazione, alimentazione, scuola, sanità, inlusione sociale. Nell’attività del giro notturno di assistenza ai senzatetto, che la S. Vincenzo porta avanti dal 2001 e che coinvolge nei tre giorni dì uscita serale 18 volontari, sono stati distribuiti: 25 sacchi a pelo, 35 coperte, calzature e vestiario, 120 sacchetti con prodotti per l’igiene personale e 2.900 sacchetti con generi alimentari. Inoltre la S. Vincenzo si è fatta carico dell’assistenza in ospedale nei casi in cui qualcuno è stato ricoverato.

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