Terni, ospedale: liste d’attesa ‘trasparenti’

Presentata la Centrale unica di ricovero che gestirà tutti i flussi in entrata e uscita. Nasce anche il Centro di acccoglienza disabili

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L’azienda ospedaliera di Terni compie un nuovo passo in avanti, mettendo a regime un nuovo modello organizzativo gestionale per il governo dei flussi ospedalieri: la Centrale unica di ricovero e il Centro di accoglienza disabili. Vere novità in Umbria e comunque realtà ancora rare, secondo il Cerismas, sull’intero territorio nazionale, sono state presentate alla stampa dal direttore generale Maurizio Dal Maso insieme al direttore sanitario Sandro Fratini, alla dottoressa Agnese Barsacchi (responsabile del servizio infermieristico, tecnico, riabilitativo, ostetrico – Sitro) e al presidente Unmil Gianfranco Colasanti.

Centro accoglienza disabilità

Il Centro di accoglienza disabili (Cad), che sarà attivo dal 22 febbraio, prenderà in carico le persone con grave disabilità motoria attraverso due percorsi dedicati: uno in urgenza per l’accesso al pronto soccorso che prevede una linea preferenziale nell’ambito del codice colore assegnato dal triage, e un altro, condiviso con la Usl Umbria 2, che faciliterà gli accessi programmati ai servizi e alle prestazioni ambulatoriali attraverso il numero verde aziendale 800.50.50.83. La fase di test riguarderà le persone con disabilità motoria grave: a fronte di un esito positivo, il servizio verrà via via esteso a tutti i tipi di disabilità.

Come funziona «Chiamando il numero verde attivo dal lunedi al venerdì dalle 9.30 alle 13.30, un care manager, cioè un nostro operatore dedicato e specificamente formato – spiega la dottoressa Agnese Barsacchi – programmerà il giorno e l’orario migliore per l’assistito, raggruppando in un’unica data anche più visite, esami o terapie e garantendo supporti come sedie a rotelle, accompagnatore, device. Come concordato con Ia Usl Umbria 2, il medico di medicina generale potrà attestare la necessità di usufruire di tale servizio da parte del proprio assistito, annotandola direttamente nell’impegnativa di prescrizione».

Centrale unica ricovero

Centrale unica di ricovero L’altra novità organizzativa, destinata a cambiare radicalmente il concetto di qualità dell’offerta assistenziale, è la Centrale unica di ricovero (Cur) basata sul ‘visual hospital’, un modello gestionale innovativo che è stato attivato in fase sperimentale già dal 5 febbraio e che consente di presidiare e governare tutti i flussi di pazienti e i percorsi assistenziali.

CENTRALE UNICA RICOVERO: «ECCO COME FUNZIONA» – VIDEO

I vantaggi «La centralizzazione-sincronizzazione di tutti i flussi ospedalieri in un unico punto di regia – sottolinea il direttore generale Dal Maso – presenta due grandi e contestuali vantaggi: da una parte è garanzia di trasparenza, equità di accesso e appropriatezza dell’intero percorso ospedaliero del paziente, dall’accettazione fino alla sua dimissione. Dall’altra assicura una maggiore efficienza di tutto il sistema logistico-organizzativo, ridisegnato nei percorsi fisici e organizzativi in base ai bisogni clinico-assistenziali dei pazienti».

Il quadro in tempo reale «La nuova ‘Cur’ – aggiunge il direttore sanitario Sandro Fratini – fa parte di sistema di riorganizzazione dei percorsi che parte dal pronto soccorso e dalla medicina di urgenza fino alla programmazione dell’attività operatoria, favorendo anche una gestione più appropriata dei posti letto. Grazie al nuovo software è possibile conoscere in tempo reale e da ogni punto dell’azienda quanti letti sono disponibili e quanti sono occupati, quanti saranno occupati in relazione ai vari percorsi clinico-organizzativi e quanti sono stati liberati ma non sono ancora pronti per essere utilizzati».

Liste di attesa centralizzate In particolare con la Centrale unica di ricovero sono state centralizzate tutte le liste di attesa dei pazienti chirurgici, in modo da monitorare il flusso di pazienti in entrata, in uscita e in ogni fase del percorso ospedaliero; inoltre è stato rimodulato il percorso della continuità assistenziale, rafforzando anche il ruolo centrale della discharge room che diventa uno strumento ancor più strategico per una gestione appropriata sia dei posti letto sia delle esigenze dei familiari e care giver dei pazienti.

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