Palasport a Terni, valutazioni Salc

La società di Salini resta in attesa: «In corso valutazioni per proposta all’amministrazione comunale». Siamo a tre anni dalla presentazione dello studio di fattibilità

Condividi questo articolo su

L’area ex deposito munizione e, sullo sfondo, il carcere

Siamo a tre anni – ebbene sì, lo studio di fattibilità per l’intervento al Foro Boario fu presentato il 22 febbraio 2016 – dallo svelamento del progetto per il nuovo palasport di Terni. Quando l’allora sindaco Leopoldo Di Girolamo, con slancio ottimistico, dichiarò che «si farà entro il 2019». Tutto – a parole – bello all’epoca, peccato che di mezzo sia accaduto di tutto e non certo in positivo: il dissesto finanziario ufficializzato dall’ex commissario straordinario del Comune Antonino Cufalo – 1° marzo – è solo uno dei guai recenti che ha portato l’iter ad andare in completo stallo.

IL DOPPIO BINARIO PER IL PALASPORT TRA DIVISIONI IN GIUNTA E VINCOLI

NUOVO PALASPORT DI TERNI: LE IPOTESI DI COSTI E RICAVI. 700 MILA EURO ANNUI DA STRUTTURE COMMERCIALI

Impasse passata e presente

Il risultato è sotto gli occhi di tutti: tutto bloccato considerato che la nuova amministrazione – Melasecche da un lato, il duo composto da Dominici e Proietti dall’altro, il sindaco Latini per ora non si sbilancia – è ben impantanata tra chi vorrebbe mantenere quell’idea e chi, invece, ha deciso che si doveva fare nell’ex deposito di munizioni – polveriera – di vocabolo Sabbione in un’area catastale da oltre 76 mila metri quadrati di proprietà demaniale e con vincolo. Altro problema non proprio banale. E intanto il tempo scorre con i consueti appelli del Coni e delle associazioni sportive per realizzare la fondamentale infrastruttura.

L’APPELLO DEL CONI: «DATEVI UNA MOSSA»

FEBBRAIO 2018, STOP SULLA BUSTA TECNICA: MANCA LA FIRMA PER LA NOMINA DELLA COMMISSIONE

La Salc in attesa da un anno e mezzo: «Valutazioni in corso per proposta»

In tutto il bailamme in atto ci sarebbe chi, sul tema, ha speso diverso tempo per fare i dovuti studi sul progetto e le spese necessarie. La cui busta tecnica è ancora chiusa visto che il Comune non ha quei tre milioni necessari per il cofinanziamento e da palazzo Spada è partita un paio di mesi fa la richiesta di ‘sconto’ per mandare avanti l’iter procedurale. Si parla ovviamente della Salc di Simonpietro Salini. Ecco, cosa ne pensano loro di questa faccenda? Da Milano non si sbottonano più di tanto, ma fanno comunque sapere che «i progettisti Salc stanno facendo una serie di valutazioni così da arrivare ad una proposta da sottoporre all’amministrazione comunale». Chissà se si sarebbero immaginati di trovarsi a questo punto ad un anno e mezzo dalla presentazione dell’offerta. Da ricordare che l’ok alla busta amministrativa c’è già stato a fine 2017.

LA PISTA ORIGINARIA E L’APPOGGIO DI MELASECCHE: «VICINO ALLO STADIO. ENTRO DUE-TRE ANNI SI FA»

SALC SPA, REQUISITI POSITIVI. MA POI SI BLOCCA L’ITER

 

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli