Terni, Palazzo Carrara: la Regione lo rinomina

Il nome, nella nota ufficiale che ha girato l’Italia per un evento in programma per venerdì, viene storpiato in Carrai

Condividi questo articolo su

di Marco Torricelli

Toccherà farsene una ragione. Quello che fino a ieri i ternani conoscevano come palazzo Carrara – sì, quello dove stava la biblioteca e che oggi ospita gli uffici dell’assessorato comunale alla cultura, in via Carrara – da oggi si chiama palazzo Carrai.

La nota ufficiale della Regione

La nota ufficiale della Regione

Il nome A deciderlo è stata la Regione dell’Umbria che ha fatto sapere – oltre che sul sito ufficiale di palazzo Donini la nota che ‘ribattezza’ lo storico stabile è pure apparsa sul portale delle Regioni italiane e, quel che è peggio, è stata anche ripresa pari pari da alcuni media, anche locali – che «con l’apertura venerdì 27 maggio di Palazzo Carrai a Terni, proseguono le iniziative in Umbria nell’ambito del progetto ‘Europe in my Region’, organizzate dalla Commissione europea – Direzione generale politiche regionali, con il supporto degli Uffici di rappresentanza della Commissione europea e le Autorità di gestione dei Programmi operativi, finalizzate a far conoscere ai cittadini le opportunità offerte dall’Unione Europea attraverso i finanziamenti comunitari».

Le note A conferma che il nome di palazzo Carrara, per la Regione, non esiste, la nota prosegue spiegando che «dopo l’apertura al pubblico della Torre degli Sciri di Perugia, venerdì prossimo, dalle 10 alle 18, si apriranno le porte di Palazzo Carrai a Terni, dove si terrà anche una caccia al tesoro che coinvolgerà i partecipanti che potranno vincere un soggiorno in una capitale europea. Il recupero di palazzo Carrai (ancora; ndr) a seguito della sua definitiva chiusura nel 2002 con il trasferimento dell’emeroteca che seguiva quello già avvenuto della biblioteca comunale, ha avuto inizio con l’inserimento del progetto nel PUC2 a partire dal 2008».

La beffa Se si pensa che, prima di essere stato chiuso per molti anni – e prima di essere ‘solo’ sede della biblioteca – quel palazzo è stato anche sede del Comune di Terni, il fatto che la Ragione ne ignori il nome esatto suona decisamente come una beffa.

 

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli