Terni, Paolo De Biagi: ecco il nuovo Prefetto

Venerdì mattina i primi incontri in città: «Sarò al fianco di chi si impegna per favorire lo sviluppo sociale, economico e culturale»

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Il prefetto De Biagi

Primi incontri e prese di contatto con la realtà ternana per il nuovo prefetto di Terni, Paolo De Biagi, che venerdì mattina si è insediato ufficialmente presso gli uffici di palazzo Bazzani. Al suo arrivo è stato accolto dal benvenuto del vice prefetto vicario Andrea Gambassi e degli altri dirigenti della prefettura, con i quali ha avuto un breve scambio di impressioni. In mattinata, poi, ha incontrato i vertici delle forze dell’ordine e la stampa locale.

IL PREFETTO DE BIAGI: «LAVORARE INSIEME»

«Terra di valori» «Sono contento e soddisfatto di essere qui – ha detto De Biagi nel corso dell’incontro con i media -. Questo è un territorio con valori profondi e antichi, di qualità. Simile per certi versi alla mia terra di origine, le Marche. Il tessuto sociale di Terni è valido ed ha consentito a questa realtà di resistere a periodi di grande difficoltà da cui si sta cercando faticosamente di uscire».

Sul territorio «Nella mia esperienza, ho sempre lavorato a contatto con i territori. Questo a Terni è il mio primo incarico come prefetto in sede, dopo quello di commissario a Padova. In precedenza sono stato impegnato in diverse realtà come vicario e capo di Gabinetto. So di trovare una prefettura ben strutturata e ben organizzata grazie a chi mi ha preceduto e a coloro che hanno collaborato con i prefetti precedenti, a partire dal vice prefetto vicario Andrea Gambassi e dal capo di Gabinetto Emanuele D’Amico. Opererò per far sì che l’istituzione che rappresento, continui ad essere un punto di riferimento».

«Coesione sociale» «Il territorio di Terni- ha aggiunto il nuovo prefetto – è segnato da alcune criticità che la recente crisi ha contribuito ad acuire. Una situazione non molto diversa da altre, nel contesto nazionale. Intendiamo puntare sulla coesione sociale, un termine che va di moda e abbraccia un po’ tutto, ma siccome sia sul piano nazionale che su quello internazionale ci sono segni di disgregazione, cercheremo di seguire una strada fondata sui forti valori che caratterizzano questo territorio. Per indole sono portato a lavorare in squadra e questo criterio spero continui a dare risultati apprezzabili. In tal senso la collaborazione con le varie realtà del territorio, le istituzioni nazionali e locali, le forze dell’ordine, corpi sociali, associazioni di categoria, sindacati e privato sociale, sarà sempre massima. Cercherò di fungere da collante ma di essere anche uno stimolo per la comunità».

Comuni in ‘crisi’ «Nell’incarico di commissario al Comune di Padova, un’esperienza impegnativa ma estremamente gratificante, ho potuto toccare con mano le difficoltà degli enti locali nel dare risposte alle tantissime richieste dei cittadini. Istanze legittime che spesso si scontrato con le poche risorse a disposizione. Per me resta comunque valido il vecchio principio in base al quale ‘l’unione fa la forza’ e per questo dico che lavorando insieme, senza spirito di rivendicazione, si possono ottenere buoni risultati».

Nodo sicurezza «Dagli elementi che ho acquisito finora, anche nell’incontro con i vertici delle forze dell’ordine, ho avuto la percezione di un territorio sostanzialmente sicuro, caratterizzato una diminuzione dei reati ma anche da piccole criticità individuabili e su cui siamo pronti ad intervenire. In questo senso il concetto di ‘sicurezza partecipata’ deve essere qualcosa di concreto, perché il compito di garantire una convivenza serena e pacifica non può competere alle sole forze dell’ordine, ma anche le istituzioni locali devono fare la propria parte. Tutti attori in un contesto che si può contribuire a migliorare partendo dalla collaborazione».

La stampa Paolo De Biagi si è poi soffermato sul rapporto con i media: «Apprezzo il vostro lavoro, in particolare se condotto con senso di responsabilità e nel rispetto della deontologia. La percezione della sicurezza fa sì che, spesso, i dati concreti siano buoni ma la gente, disorientata anche dalla crisi, non si senta altrettanto sicura. Allora magari certe notizie ‘sparate’ e poco verificate, e non parlo del contesto ternano che ancora non conosco, possono contribuire a creare incertezze e timori non del tutto riscontrabili nella realtà concreta».

Immigrazione Altro capitolo centrale delle attività dell’Ufficio territoriale del Governo, è la gestione dei flussi migratori: «Il fenomeno sta creando tensioni a livello nazionale, e non solo, ma mi conforta il lavoro condotto a Terni dalla prefettura: certosino, paziente e di qualità. Finora è stata sempre garantita un’accoglienza ottimale e senza tensioni, grazie al contributo degli enti locali e del privato sociale. Su 33 comuni della provincia, ben 19 ospitano migranti provenienti dagli sbarchi, attraverso centri straordinari di accoglienza o i progetti Spra. Una percentuale di oltre il 50%, superiore ai dati nazionali che parlano di circa il 25% dei comuni (2 mila su 8 mila, ndR) che hanno offerto la propria disponibilità. Fra l’altro quasi tutti i maggiori comuni del Ternano si sono detti disponibili ad ospitare migranti e si tratta di un altro dato significativo».

Autunno ‘caldo’ «Questo territorio – ha detto il prefetto De Biagi – sta subendo criticità occupazioni e crisi aziendali e in questo senso l’autunno che ci attende sarà impegnativo. So anche delle emergenze ambientali, legate ai terremoti che hanno colpito il centro Italia penalizzando anche qui il turismo, ma anche dei recenti incendi che hanno divorato ettari di patrimonio naturale. Cercheremo di fronteggiare le situazioni più complesse, valorizzando un territorio che ha grandi potenzialità da esprimere. In questo senso, non sono tipo da proclami ma preferisco far parlare i fatti».

Scuola, un rapporto speciale «Mi sento poi molto vicino al mondo della scuola, visto che da giovane ho insegnato per 6 anni alle elementari e poi anche all’università, per due anni. Un’esperienza che mi ha dato tanto e che porto nel cuore». Nell’assumere le funzioni di prefetto della Provincia di Terni, il dottor De Biagi ha rivolto alla cittadinanza il suo saluto attraverso una lettera.

Giampiero Lattanzi

Incontro istituzionale Il presidente della Provincia di Terni, Giampiero Lattanzi,  ha ricevuto venerdì pomeriggio la gradita visita del prefetto De Biagi: un primo incontro istituzionale nell’ambito del programma di visite legate all’insediamento del nuovo rappresentante del governo. «Si è trattato di un incontro proficuo ed umanamente e istituzionalmente stimolante e concreto», afferma il presidente Lattanzi che si è intrattenuto con il nuovo prefetto per circa un’ora. «Con il nuovo prefetto abbiamo potuto parlare agevolmente dei vari aspetti delle nostre comunità, data la sua già ottima conoscenza delle tematiche più importanti. Nel corso dell’incontro abbiamo anche approfondito le questioni legate alle scuole e ho potuto sottolineare la difficile situazione delle Province nell’ottica del buon funzionamento del sistema istituzionale italiano a livello nazionale e locale e dei rapporti con i presìdi governativi che rappresentano un elemento essenziale per il territorio. Da questa prima visita – conclude Lattanzi – sono subito emersi i presupposti per un proficuo rapporto istituzionale a vantaggio dell’intero territorio provinciale».

«Nel momento in cui assumo le funzioni di Prefetto della Provincia di Terni desidero esprimere l’orgoglio e la soddisfazione di affrontare un compito così rilevante e gratificante. Considero un privilegio poter svolgere il mio primo incarico di rappresentante dello Stato sul territorio in una Provincia tanto ricca di storia, di tradizioni e di bellezze naturali.

Assicuro che profonderò ogni impegno ed energia nell’adempimento del mio compito e porrò la mia azione al servizio della comunità provinciale, riservando particolare riguardo ai giovani e a coloro che abbisognano maggiormente di attenzione e solidarietà. Rivolgo un saluto e un’attenzione particolari ai Comuni e ai cittadini colpiti dal sisma dello scorso anno, impegnati nel percorso di completo ritorno alla normalità.

Sono certo di poter contare, come le tradizioni e la storia di questo territorio testimoniano, sulla collaborazione e sull’apporto leale, oltre che dei dirigenti e del personale della Prefettura, di tutte le Istituzioni politiche, amministrative e sociali, nel perseguimento dell’interesse e del bene comune dei cittadini. Sono fermamente convinto che la disponibilità e capacità di lavorare insieme, di fare squadra, possono costituire lo strumento fondamentale per raggiungere importanti risultati soprattutto in una fase, come quella attuale, in cui le risorse sono limitate e le difficoltà notevoli.

Convinto assertore del dialogo e del confronto civile, sarò sempre affianco di coloro che si impegnano per favorire lo sviluppo sociale, economico e culturale della realtà provinciale. Con questo impegno, desidero rivolgere il più sentito e cordiale saluto ai cittadini, alle autorità civili, militari e religiose, agli esponenti delle autonomie locali alle forze politiche, economiche professionali e sindacali, al mondo della scuola, alle istituzioni culturali, alle forze del volontariato e agli organi di informazione di questa Provincia».

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