Terni, parco Rosselli fra droga, feci e rifiuti

‘Bomba’ ecologica – viste anche le scorie siderurgiche – sanitaria e anche di sicurezza pubblica. Passa il tempo ma tutto resta com’è

Condividi questo articolo su

Un tempo era un’area frequentata, utilizzata e goduta dai cittadini. Dal marzo del 2015 – cioè da quando il Comune ha deciso di chiuderlo sì per gli alberi pericolanti, ma anche e soprattutto per la presenza di scorie siderurgiche nel sottosuolo e la mancanza di risorse per bonificare il tutto – è un ritrovo per tossici, sbandati, pregiudicati e spacciatori. La crème de la crème, insomma. Parliamo del parco Rosselli di Terni che, a distanza di oltre tre anni dalla chiusura e tante attività delle forze dell’ordine per cercare di ‘disinnescarlo’, presenta gli stessi problemi di sempre.

‘APERTA PER DROGA’, TERNI NON VA IN FERIE

Cosa si rischia

Passeggiarci vuol dire rischiare di contrarre qualche patologia. L’erba altissima nasconde infatti centinaia di siringhe usate, rifiuti di ogni tipo, fazzoletti sporchi di sangue, condom e anche feci che sembrano più umane che animali. Una ‘bomba’ ecologia, sanitaria e di sicurezza pubblica nel cuore di un quartiere popolare e a due passi da un asilo – il ‘Peter Pan’ – e dalla scuola materna statale ‘Nobili’.

Le scuole che si affacciano

Proprio le due scuole, le cui aree verde sono viceversa curate e ovviamente sicure, confinano con il derelitto parco. Non proprio il massimo. Da qui la richiesta, avanzata da alcuni genitori, di allargare di qualche metro il ‘confine’, magari con un’intercapedine che possa far sentire tutti più sicuri. Giocare o passeggiare a pochi metri da quello scempio non deve essere il massimo.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli