La modalità è interessante, perché gli agenti del nucleo radiomobile della polizia Locale di Terni prima hanno acquisito i dati delle auto posteggiate – con relativi permessi ad eccezione di una, sanzionata – sugli stalli riservati a persone invalide accanto alla stazione ferroviaria. Poi sono andati a cercare i diretti interessati, per capire dove fossero, visto che la norma impone che l’auto che esibisce il permesso, ancorché in sosta nei ‘rettangoli gialli’, deve essere a servizio dell’invalido titolare dell’autorizzazione.
La scoperta
Così facendo gli agenti hanno scoperto che due di loro si trovavano in tutt’altri posti, rispetto all’area dello scalo. E non perché fossero in viaggio su chissà quale treno. Uno si trovava in Valserra ed un altro a Collescipoli. In pratica le auto erano state lasciate lì da familiari-pendolari che, lavorando fuori Terni, avevano parcheggiato utilizzando il ‘diritto’ del parente invalido. Scontate quindi le multe da circa 90 euro ciascuna, probabilmente ‘educative’ rispetto ad una condotta certamente diffusa ma non proprio irreprensibile.
