Terni, per Di Girolamo l’inutile summit PD

C’erano tutti “los lideres maximos”. La decisione: il sindaco può andare avanti, ma anche no, se non ci fossero le condizioni. Tanto ci voleva? Il corsivo di Walter Patalocco

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di Walter Patalocco

Summit: una parola quasi magica, perché suggerisce che lì la soluzione si trova. Summit, incontro dei più alti responsabili della politica di due o più stati”, dice il dizionario Treccani. Ma anche, aggiunge, riunione “dei massimi dirigenti o rappresentanti di organismi sindacali, industrie, e simili; corrisponde all’espressione italiana. incontro al vertice…”.

Allora: c’è stato un summit a via Mazzini, nella sede del Pd ternano. C’era da stabilire la linea da tenere dopo la questione “appalti pilotati”, di molto sgonfiatasi nel frattempo sul piano giudiziario, e c’era soprattutto da decidere il futuro dell’amministrazione cittadina, ora che le frequentazione del sindaco ternano con la gatta Viola si sono fatte più sporadiche..

L’INCHIESTA SU PALAZZO SPADA

C’erano tutti “los lideres maximos”. Il sindaco, ovvio. Il capogruppo a Palazzo Spada, Andrea Cavicchioli con una risma di carta-paglia con cui accartocciare i convenuti; il senatore Gianluca Rossi, considerato da certi come uno di quelli che tirano i fili e fanno muovere le braccia e le gambe degli altri. Poi, ovvio, i vertici del partito: il segretario comunale Jonathan Monti (caratteristiche o doti particolari non pervenute), il due di coppe Emanuele Trappolino segretario provinciale; poi il segretario del Pd umbro Giacomo “Nelsòn” Leonelli, il consigliere regionale Eros Brega con tutte tabelle dei numeri delle preferenze comune per comune negli ultimi quindici anni; il vicepresidente della giunta regionale, Fabio Paparelli, con un po’ di puzza sotto il naso, lui abituato a trattare con attori e attrici di grido, dirigenti di grandi reti televisive, riunioni col jet-set cui va a spiegare quant’è bella l’Umbria.

Sono usciti dopo qualche ora. Sventolandosi col fazzoletto, la giacca ripiegata sull’avambraccio, la cravatta allentata, rossi (almeno) in faccia e tutti sudati. La decisione: il sindaco può andare avanti, ma anche no, se non ci fossero le condizioni. E ci voleva un summit?

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