Terni-Perugia, politica si ‘scalda’ per una foto

Non è andato giù, nel capoluogo, lo scatto del sindaco e due assessori accanto ad un cassonetto ‘galeotto’ durante la mezza maratona di domenica. Pd attacca

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Non è passata inosservata nel capoluogo umbro, dove è rimbalzata attraverso un post su Facebook di Michele Guaitini dei Radicali di Perugia, la foto ‘istituzionale’ scattata domenica mattina da Il Messaggero durante la seconda edizione della Half Marathon Terni: al centro il sindaco Leonardo Latini, accanto a lui gli assessori al welfare Marco Celestino Cecconi e quello allo sport, Elena Proietti. Poche decine di centimetri più in là un cassonetto per la raccolta dei vestiti usati imbrattato con una scritta piuttosto evidente, un epiteto poco carino rivolto ai cugini perugini: ‘Perugia m….’.

Rivalità senza fine

Una casualità? Oppure la foto – scattata dal fotografo Angelo Papa – è l’istantanea di un momento, diciamo così, goliardico? «Ieri ero a Terni per quella gara, ho ovviamente notato quel cassonetto e per dove era collocato (via Leopardi, ndr) penso di poter affermare che quei 3 non potevano trovarsi lì per caso» scrive sui social Guaitini, che ricorda la recente ordinanza di Latini sul decoro (poi ritirata, ma questa è un’altra storia), e il ‘patto’ stretto la scorsa estate dopo un volo in aereo con il collega perugino Romizi. E giù i commenti al post, tra chi stigmatizza lo scatto (anche dalla città dell’acciaio) con toni più garbati, chi chiede pubblicamente le scuse e chi si lascia andare nell’ironia, anche con qualche parola di troppo. Insomma, è chiaro che la rivalità tra Terni e Perugia è dura a morire. Ed ogni occasione è buona per rintuzzarla, anche le istituzioni dovrebbero saperlo.

Il Pd attacca

 Nel primo pomeriggio di lunedì arriva l’affondo del Partito democratico: «Intendiamo prendere nette distanze dall’inqualificabile foto dove il sindaco di Terni, l’assessore Cecconi e l’assessora allo sport si ritraggono volutamente a fianco di una scritta ‘Perugia merda’. Un gesto che stigmatizziamo duramente. Inaccettabile che chi ricopre postazioni istituzionali degeneri in questo modo, identificandosi con uno stile comunicativo da bettola. Alla foto del sindaco e degli assessori noi preferiamo quella con l’ex presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, che a Perugia poco meno di un anno fa, sanciva un finanziamento alle periferie delle due città, prendendo per mano i due sindaci di Terni e Perugia. Li c’era il simbolo dell’Italia migliore, il governo centrale di Roma che ridistribuisce le risorse e appiana le criticità. Al modello nazionale fatto di violenza,odio , rancore, razzismo e scherno noi crediamo invece nell’idea di patria solidale, integrata, pronta a raccogliere le sfide anche dove esistono oggettive situazioni di criticità come nella Regione Umbria tra gli equilibri di Terni e Perugia. Noi crediamo nel concetto alto di società, quella che riesce, tramite il buon governo, a risolvere e appianare le difficoltà, non alimentarle. Noi preferiamo l’idea di Patria libera, tollerante, volta all’incontro, alla costruzione della pace e del progresso diffuso».

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