Terni, piano antismog: «Qui si naviga a vista»

Gentiletti (Senso Civico) duro con il Comune: «Isee discriminatorio. Manca una visione complessiva. Clima da campagna elettorale»

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di Alessandro Gentiletti
Consigliere comunale ‘Senso Civico’

La questione ambientale a Terni è un problema serio che andrebbe affrontato con una visione di insieme e non con approssimazione, navigando a vista, come invece l’attuale giunta, anche su questo in piena continuità con la precedente, sta continuando a fare.

TERNI, ‘ANTISMOG’: LA CONTROPROPOSTA DI DE LUCA (M5s)

Il blocco tout-court del traffico, in alcuni giorni della settimana, con deroga per coloro che hanno un Isee sotto i 14 mila euro, è un provvedimento ridicolo, penalizzante e discriminatorio. Tanto più se non è previsto un potenziamento dei mezzi di trasporto pubblici.

TERNI, PIANO ANTISMOG: IPOTESI BLOCCO TRAFFICO

La decisione fa inoltre sospettare che la giunta sia politicamente schizofrenica, visto che contemporaneamente si vorrebbe procedere all’apertura della Ztl.

Ribadisco quanto più volte chiesto: 1) serve quanto prima la costituzione di un osservatorio congiunto che monitori costantemente la situazione ambientale e dia voce a tutti gli attori del territorio; 2) serve che l’amministrazione intervenga sul Sin di Papigno per la sua bonifica; 3) bisogna avviare fin da subito un tavolo di concertazione con le associazioni datoriali per trovare una soluzione e porre un limite agli oltre 500 tir che ogni giorno attraversano la città; 4) occorre dotare la città di un Pums, piano urbano per la mobilità sostenibile. Questo ultimo, in particolare, dovrà trovare il modo di superare la dicotomia centro-periferia e ricongiungere definitivamente la città, attraverso una mobilità intelligente.

Su tutto questo e molto altro la giunta, di cui ancora sono ignote alla città le linee programmatiche, dovrebbe iniziare a lavorare invece che cimentarsi in soluzioni tampone, improvvisate, contraddittorie e pregiudizievoli per i cittadini di Terni, senza alcun beneficio serio e duraturo per la qualità della vita.

Tutelare l’ambiente, infatti, significa aumentare la qualità della vita delle persone e non penalizzarla, come invece – secondo una logica medievale – si accinge a fare in modo inutile l’attuale amministrazione con un provvedimento che dovrebbe appartenere al passato e che rappresenta solo una scorciatoia inutile ed inconsistente.

Infine, colgo l’occasione per ricordare che esiste il piano di area di crisi complessa. Il piano può e deve rappresentare una risorsa anche per la questione ambientale. È dovere dell’amministrazione lavorare in sinergia con la Regione e ciò a prescindere dal colore politico. Spiace constatare che ad oggi ancora ciò non sia avvenuto e che l’amministrazione non si sia attivata in tal senso. Mi auguro che questo non significhi che già è iniziata, a spese dei cittadini, la campagna elettorale per le elezioni regionali e che su quell’altare, l’attuale amministrazione, voglia immolare risorse importanti per la nostra comunità.

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