Bassetti e Piemontese: un Natale con i poveri

A Perugia momento conviviale nella ‘Villa Sacro Cuore’ con 90 persone. A Terni 120 ospiti con il vescovo e il sindaco Latini

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Consueto appuntamento natalizio che ogni anno invita a pranzo persone sole e senza fissa dimora. Quest’anno erano in 90. A Terni, da 18 anni la casa del vescovo apre le proprie porte per ospitare a pranzo famiglie, persone sole e senzatetto. In episcopio c’erano monsignor Giuseppe Piemontese e il sindaco Leonardo Latini.

A Perugia pranzo con il Cardinale

Bassetti al pranzo di Natale

«Vogliamo ringraziare Dio, che è Padre di tutti, dei cristiani, dei musulmani e degli uomini delle diverse religioni. In particolare lo vogliamo ringraziare perché ci ha donato Gesù, che è la Luce che illumina il mondo». Con queste parole il cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, ha accolto a pranzo, il giorno di Natale, presso la struttura ricettiva diocesana Villa Sacro Cuore di Perugia, 90 ospiti tra quanti sono soli o senza fissa dimora, frequentatori abituali delle parrocchie del centro storico, persone che vivono tutto l’anno nelle opere segno della Caritas diocesana e gli assistiti dei progetti corridoi umanitari e accoglienza richiedenti protezione internazionale.

Benedire questa grande famiglia

Prima di augurare a tutti «buon pranzo», il cardinale ha invocato il Signore chiedendogli di benedire «questa grande famiglia, che, anche attraverso le razze e le religioni diverse, rappresenta tutta la famiglia umana» affinché «non ci siano più lotte, discriminazioni, guerre, terrorismo». Il cardinale, che si è seduto a tavola con alcuni ospiti e con i coniugi Giancarlo e Luisa Pecetti, direttore e condirettore della Caritas diocesana, ha salutato durante il pranzo ognuno dei 90 commensali. Ha poi colto l’occasione per parlare di scottanti temi di attualità con lo stesso direttore Pecetti, con Maria Teresa Di Stefano, responsabile dell’ostello e centro internazionale di accoglienza (fondato dal compianto monsignor Elio Bromuri), e con Stella Cerasa, assistente sociale del progetto diocesano richiedenti protezione internazionale; temi affrontati anche con alcuni giornalisti presenti.

Il terremoto dimenticato

Tanti i temi toccati dal Cardinale

Il presidente della Cei ha parlato del «terremoto dimenticato», come lui stesso ha definito il sisma del Centro Italia di due anni fa. «Dobbiamo tenere conto che quattro regioni sono state coinvolte: L’Umbria, le Marche, il Lazio e l’Abruzzo – ha commentato il presule – e siamo ancora nell’attesa della ricostruzione di case e di attività produttive. Il dramma odierno di questa ricostruzione, che funziona e non funziona, è la tanta gente che se ne è andata e chi sa se potrà tornare. Questa è una situazione veramente preoccupante e confidiamo ancora nelle Istituzioni affinché si superi ogni ostacolo burocratico con programmi precisi per una ricostruzione più veloce ed efficace per contrastare lo spopolamento di alcuni dei borghi più belli d’Italia. Il mio auguro di Natale e che questa macchina burocratica, così complessa, si possa sbloccare».

Aiutare gli immigrati

Altro tema affrontato dal cardinale Bassetti è stato quello degli immigrati, parlando del Natale di speranza e di vicinanza verso i più bisognosi e in difficoltà che arrivano anche da lontano. «Abbiamo invitato al pranzo di Natal” anche le persone richiedenti protezione internazionale e le famiglie siriane giunte a Perugia grazie ai corridoi umanitari, perché possano ritrovarsi insieme e ci auguriamo anche per loro che al più presto si sblocchi la situazione nell’ottenere quei riconoscimenti di cui hanno bisogno per potersi muovere e per avere, soprattutto, un lavoro. La loro presenza tra noi è segno di speranza e di cammino affinché si pensi anche a loro come società civile e come Chiesa».

LE IMMAGINI DEL PRANZO DI NATALE A PERUGIA E TERNI

A Terni 120 ospiti

Per il diciottesimo anno consecutivo, nel giorno di Natale, le porte della curia vescovile di Terni si sono spalancate per accogliere a pranzo i circa 120 ospiti di diverse nazionalità, ospiti nella casa del vescovo. Insieme a monsignor Giuseppe Piemontese si sono sedute ai tavoli, addobbati e ravvivati dalle decorazioni preparate dagli studenti dell’istituto comprensivo ‘Einuadi’ di Narni e Amelia, intere famiglie con bambini, persone sole, anziani, immigrati, senza fissa dimora, una nutrita rappresentanza della comunità ucraina. Gli ospiti sono stati serviti da una trentina di volontari, fra cui diversi giovani che per la prima volta si sono dedicati a questo servizio nel giorno di Natale e che hanno partecipato alla festa come in una grande famiglia allargata.

Il messaggio di speranza

Ad accogliere all’ingresso dell’episcopio i partecipanti, il vescovo e il sindaco di Terni Leonardo Latini che ha portato il suo saluto. «Un bell’incontro di festa, amicizia e condivisione – ha detto monsignor Piemontese – perché nessuno si senta solo o escluso proprio nel giorno in cui Gesù nasce per donare il suo amore a tutti. Tra noi ci sono tanti anziani e famiglie straniere: siamo come una grande famiglia che mostra il volto bello dell’amore e della solidarietà tra tutti, senza distinzione alcuna. Celebriamo il Natale insieme con una speranza e preghiera per tutti, perché le preoccupazioni possano essere alleviate e superate con la solidarietà e vicinanza degli altri».

L’impegno

Gli ospiti del pranzo di Natale in episcopio sono in gran parte persone assistite dalle associazioni caritative della diocesi, coloro che frequentano ogni giorno la mensa diocesana ‘San Valentino’, ma anche intere famiglie che hanno deciso di trascorre la festa insieme a tante altre persone. Come ormai tradizione, i volontari si sono impegnati per la buona riuscita della giornata, dall’accoglienza all’allestimento delle sale, dalla cucina e la preparazione del cibo al servizio ai tavoli, il tutto grazie anche alla collaborazione di gruppi e movimenti della diocesi che si sono suddivisi i vari compiti, per far vivere ad ogni ospite la gioia di un Natale insieme.

Ringraziamenti e appuntamento al 2019

Un ringraziamento – dalla diocesi di Terni, Narni e Amelia – va a chi ha preparato il cibo: la Allfoods, il movimento neocatecumenale, l’Asm che ha fornito i dolci tradizionali natalizi e la pasticceria Malù che ha donato un grande panettone da dieci chili, Ast che ha donato pacchi natalizi consegnati a tutti i partecipanti ed ovviamente il Lions Club San Valentino che ha sostenuto economicamente l’iniziativa. Al termine c’è stato il brindisi augurale con tutti i volontari che hanno fatto sì che la giornata riuscisse nel migliore dei modi, con la sorpresa finale dell’arrivo di due Babbo Natale che hanno distribuito dolci realizzati dagli studenti dell’istituto alberghiero ‘Casagrande’ di Terni, i regali per i bambini e le confezioni natalizie. Il vescovo ha rinnovato a tutti l’appuntamento per il prossimo anno «per festeggiare insieme un altro Natale in amicizia» e ha ringraziato i volontari per l’impegno e il tempo dedicati ai più bisognosi in questo particolare giorno.

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