Terni, precari Asm: «Trovare soluzione»

Il capogruppo del Pd Filipponi e il decreto dignità: «Circa 60 interinali hanno raggiunto i limiti previsti dalla normativa. Serve tutelare loro e le famiglie». Interrogazione di Gentiletti (SC)

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«Trovare una soluzione in grado di poter garantire loro la continuità lavorativa e tutelare le loro famiglie». Il tema è la situazione dei lavoratori interinali precari di Asm a Terni e a lanciare l’invito è il capogruppo del Pd Francesco Filipponi. Stesso appello per il consigliere comunale di Senso Civico, Alessandro Gentiletti.

Francesco Filipponi

Contratti e problemi La questione è nata con le nuove disposizioni sui contratti previsti dal decreto Dignità, da poche ore convertito in legge: «Il gruppo del Partito Democratico – la nota di Filipponi – intende esprimere vicinanza ai lavoratori precari di Asm Terni S.p.A., e garantire loro il massimo impegno possibile, al fine di affrontare e cercare di risolvere le problematiche. Per i circa 60 lavoratori, che hanno raggiunto i limiti previsti dalla nuova normativa, occorrerà individuare una soluzione in grado di poter garantire loro la continuità lavorativa. Bene hanno fatto – conclude – i sindacati a chiedere a Comune ed Asm un tavolo di trattativa, al fine di gestire gli effetti del decreto. Ribadiamo la massima disponibilità alla ricerca della migliore soluzione per tutelare i lavoratori interinali e le loro famiglie».

Alessandro Gentiletti

Gentiletti L’esponente di Senso Civico esprime «solidarietà ai circa 60 lavoratori dell’Asm e alle loro famiglie, che vedono a rischio il loro lavoro a causa del cosiddetto decreto dignità. Nell’attesa dei decreti attuativi mi adopereró perché sia percorsa ogni strada possibile che eviti la fine del rapporto; abbiamo il diritto di pretendere che l’amministrazione comunale faccia tutto il possibile in questa situazione e lo esigeremo. Mi riservo invece di approfondire la questione del congelamento del piano periferie sul quale non mi sono ancora espresso perché, se certamente lascia perplessa la scelta compiuta all’unanimità dal Senato, tuttavia esistono questioni giuridiche, politiche e anche tecniche progettuali che occorre analizzare, anche per decidere le azioni migliori da intraprendere con l’obiettivo di garantire fondi essenziali alla nostra realtà territoriale, la cui autonomia politica verso il governo centrale va comunque ribadita con forza, vista la preponderante presenza di forze ad esso legate sia di maggioranza che di opposizione». Predisposta l’interrogazione che sarà consegnata venerdì agli uffici competenti del Comune.

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