Terni, primo disco per Valeria Crescenzi

La cantautrice ternana presenta ‘Imperfetto’ e lancia anche il video del singolo ‘Vernice’, interamente girato in location umbre

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di Fra.Tor.

«Non è un punto di arrivo, perché è invece proprio da qua che voglio iniziare, dalla fotografia di ciò che ho fatto e di ciò che sono». Valeria Crescenzi, cantautrice ternana, giovedì alla biblioteca comunale di Terni ha presentato così il suo primo disco ‘Imperfetto’. All’evento – occasione per lanciare anche il video del singolo ‘Vernice’ interamente girato in location umbre: Narni, Piediluco, Monteluco di Spoleto – accanto a Valeria c’erano il cantautore e musicista Antonello Armieri (co-autore di tutti i brani dell’album), Michele Santi che ha curato la parte grafica dell’album e Roberto Mazzarelli, regista del videoclip del singolo ‘Vernice’ interamente girato in location umbre: Narni, Piediluco, Monteluco di Spoleto.

Genesi di ‘Imperfetto’

«Fra tutte le collaborazioni sicuramente c’è quella con Francesco Valente, che ha dato un senso alle mie idee spingendo dal punto di vista artistico e musicale tutto il progetto in avanti. Mi ha insegnato come dedicarmi alla musica, come trasformare le idee, come semplificarle per renderle più efficaci», ha spiegato Valeria Crescenzi. «’Natale’ e ‘Vernice’ sono piccole opere d’arte e ‘O mio babbino caro’ è nata da un’idea geniale di Valente, che mi ha suggerito di rivisitare in chiave moderna un’aria di Giacomo Puccini. Quando me l’ha proposto, sono saltata sulla sedia: mi è sembrata un’idea pazzesca ed è stato magnifico realizzare la nostra versione». Inoltre nel disco ci sono brani realizzati da Filippo De Laura, «decisivo soprattutto per l’inizio della mia fusione musicale con Antonello Armieri: ‘Il contrario’, ‘Unghie’, ‘Mani giunte’ sono opera sua». Per Armieri Valeria «è un vulcano, ogni tanto esplode, ma è pronta a dare il meglio di sé anche nel silenzio. Finalmente si concretizza quello che io già sapevo da tempo e che nella mia testa immaginavo, ma il mondo della musica, si sa, non è così semplice e immediato e Valeria non si è mai piegata ai meccanismi di questo mondo».

Il videoclip del singolo ‘Vernice’

«Quando Valeria mi ha proposto di girare un videoclip di una canzone tratta dal suo album di debutto, la prima idea che ci è venuta ad entrambi è stata quella di creare un’opera visiva che da un lato sposasse i significati del suo progetto artistico e dall’altro riuscisse ad essere una creazione autonoma e indipendente. È in questa contraddizione che si sono messe in gioco due anime, artistiche e umane, segnate da una profonda amicizia e stima che lega me e Valeria dai tempi di ‘Officina Pasolini’, luogo in cui le nostre menti si sono incontrate», ha raccontato il videomaker Roberto Mazzarelli, regista del videoclip del singolo ‘Vernice’. «In questo rispecchiamento empatico e creativo, la natura è ciò che più di ogni altra cosa ha accomunato i nostri discorsi e i nostri sogni. Per questo motivo è diventata la vera protagonista del videoclip, il cuore pulsante che ha permesso questa sincronia tra immagine e musica. La natura, idilliaca e accogliente, ma anche misteriosa e labirintica, con zone d’ombra spaventose e minacciose. Se da un lato, però, la natura e l’essere umano sono i due elementi che hanno dato origine a questo videoclip, a completare questo quadro di significanti è stata una ‘terza natura’ che non potevamo trascurare: quella delle immagini. Abbiamo deciso di realizzare questo videoclip in pellicola, affidandoci a tecnologie analogiche obsolete eppure in grado di restituire un corpo e una profondità alle immagini che nessuna delle attuali tecnologie di ripresa ci avrebbero dato».

Valeria Crescenzi

Ternana ‘doc’, 33 anni, cantante e flautista, Valeria Crescenzi si è diplomata in flauto traverso all’istituto musicale ‘Briccialdi’ di Terni. Si è poi laureata in musicoterapia al conservatorio ‘Casella’ de L’Aquila e in MusicArTerapia nella globalità dei linguaggi all’Università popolare di Roma Tor Vergata. «Da sempre ho scelto la musica come motivo e senso profondo della mia vita; nel tempo ho capito che la mia forza risiede proprio nella curiosità e nella voglia di studiare sempre, per avanzare dal punto di vista artistico e soprattutto personale».

 

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