Terni, Provincia: «Bilancio cercasi»

La maggioranza tenta, con un rinvio a gennaio, di trovare una via che le permetta di evitare il ‘predissesto’ dell’ente

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Ci provano. E con i soli voti della maggioranza il consiglio provinciale di Terni ha approvato il rinvio del “ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale”, accogliendo la proposta del presidente, Leopoldo di Girolamo, di prevedere una nuova seduta entro il 20 gennaio, aggiungendo un ulteriore punto all’ordine del giorno contenente l’adozione del bilancio previsionale e programmatico.

Il presidente Di Girolamo, nel motivare la proposta, ha spiegato che ci sono ancora margini di tempo e di manovra per poter riconvocare il consiglio prima della fine di gennaio, «seguendo sia le indicazioni nazionali che quanto fatto da altre Province italiane». Il presidente ha anche ricordato come non siano ancora pervenute comunicazioni di diffida da parte della Prefettura e che quindi «ci sono i tempi per lavorare alla verifica della sussistenza degli elementi utili alla predisposizione del bilancio 2015». Ha anche sottolineato inoltre come le difficoltà dell’ente «non derivino da cattiva gestione, ma da fattori diversi, come il taglio di oltre 9 milioni e 600mila euro di trasferimenti a fronte di 23 milioni di entrate correnti, il dover caricare sul bilancio il costo del personale trasferito a dicembre alla Regione, nonostante il fatto che il governo avesse previsto la riduzione del 50% di questi costi da gennaio 2015. Ce ne siamo giustamente e doverosamente fatti carico – ha sottolineato di Girolamo – collaborando con la Regione che è stata tra le prime in Italia a completare la riforma e il passaggio di deleghe e dipendenti. Quella di Terni – ha aggiunto – non è una Provincia in deficit strutturale, ha sempre adottato una condotta economico-amministrativa seria e rigorosa ed ha sempre rispettato il patto di stabilità, a differenza di altre Province che non l’hanno fatto, e non ha mai fatto ricorso alle anticipazioni di tesoreria. Inoltre – ha concluso – stiamo ancora aspettando la soluzione del problema dei crediti di oltre 12 milioni di euro vantati nei confronti del governo ed attendiamo di conoscere il contenuto degli emendamenti approvati recentemente nella legge di stabilità per verificare quali elementi positivi abbiano introdotto per le Province».

La maggioranza Secondo Giuseppe Germani (Democratici, Progressisti e Riformisti) «portare al predissesto la Provincia su un bilancio di previsione sarebbe singolare. Per questo sarebbe utile che la Regione aiutasse il percorso di approvazione del bilancio stesso per completare il processo avviato», mentre Leonardo Grimani (Democratici, Progressisti e Riformisti) ha chiesto «un approfondimento ulteriore della contabilità dell’ente per arrivare all’approvazione del bilancio in una prossima seduta da svolgersi a inizio anno. L’esperienza delle altre Province italiane dimostra che le possibilità ci sono».

Opposizione non vota La minoranza non ha partecipato al voto dichiarando di non votare contro per dare un credito di fiducia al tentativo di formulare lo schema di bilancio: «Andare alla ricerca delle responsabilità di questa situazione sarebbe certamente lungo – ha detto Sergio Bruschini (Provincia Civica) – se si è giunti a questo punto dei motivi ci sono. Dobbiamo tuttavia affrontare con serietà la vicenda della Provincia messa in difficoltà, come tutti gli enti italiani, anche da una riforma del governo che noi abbiamo sempre giudicato sbagliata. E’ opportuno comunque evitare traumi ulteriori all’ente e, di conseguenza al territorio e ai comuni».

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