Terni, quel ‘campetto’ chiuso e abbandonato

I residenti nel quartiere Italia: «Periferie dimenticate». Il presidente di Ater Almadori: «Stiamo cercando di lavorare a progetti di riqualificazione e affidamento»

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di Fra.Tor.

Fino a una decina d’anni fa era il punto di ritrovo di bambini e ragazzi del quartiere. Nel ‘campetto’ di via Salvo D’Acquisto, a quartiere Italia a Terni, tutti i pomeriggi, d’estate e d’inverno, ci si ritrovava per giocare a pallone, a carte, o semplicemente per scambiare quattro chiacchiere. Ora passandoci davanti sembra di guardare una vecchia foto in bianco e nero e anche parecchio sgualcita.

Il ‘campetto’ «Chiuso ormai da molti anni – racconta ad umbriaOn il figlio di un residente nel quartiere – quel ‘campetto’ è diventato simile ad una giungla. Non ci sono più bambini o ragazzi che giocano e corrono, ma erbacce e rami secchi che fanno da padroni. Io faccio parte dell’associazione ‘Amici del parco’ e più volte, negli anni, abbiamo provveduto a dare una ripulita. L’ultima volta risale ad un paio d’anni fa. Poi, sinceramente, visto il totale disinteresse da parte di chi amministrava la città, abbiamo lasciato stare. E da lì, il degrado totale».

Periferie abbandonate Ma il ‘campetto’ non è l’unica area abbandonata. «È l’intero quartiere ad essere stato completamente dimenticato», aggiunge. «Nei pressi del ‘campetto’ di via Salvo D’Acquisto ci sono delle aree condominiali con dei parcheggi. In quelle aree ci sono dei vecchi alberi che negli anni si stanno letteralmente ‘accasciando’ e alcuni rami si ritrovano appoggiati alle finestre degli appartamenti. So bene che questo quartiere non è l’unico a ritrovarsi in questa situazione, perché purtroppo il tema dell’abbandono delle periferie a Terni è sempre vivo. Ho pensato, però, di accendere un faro sul quartiere e attirare nuovamente l’attenzione, con le elezioni amministrative alle porte chissà che a qualcuno venga voglia di venire a dare un’occhiata».

L’Ater Lo spazio polifunzionale, come la maggior parte delle abitazioni della zona è di competenza dell’Ater di Terni. Contattato da umbriaOn, il presidente Alessandro Almadori, ammette che «il problema è reale e questa non è l’unica situazione in città, ce ne sono 2 o 3 di ‘campetti’ in quelle condizioni. Quello su cui noi stiamo cercando di lavorare è l’elaborazione di progetti che riguardino la riqualificazione delle aree ed il loro successivo affidamento. Perché oltre trovare gli strumenti per riqualificare, quello che è importante è pensare all’utilizzo futuro per far sì che queste aree non tornino poi nel degrado in cui si trovano ora».  

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