Terni, Ramadan: «Non c’è spazio per pregare»

Parte il mese di digiuno prescritto dal Corano ai musulmani. Tanti fedeli attesi, l’imam chiede un luogo per la festa conclusiva

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di F.L.

La prima giornata di digiuno è iniziata all’alba di giovedì, si proseguirà così tutti i giorni fino al 14 giugno: anche per la comunità islamica di Terni ha preso il via il Ramadan, il mese sacro durante il quale il Corano prescrive, fino al tramonto, la totale astensione da cibi, bevande, ma anche da fumo e rapporti sessuali.

I numeri Almeno 800 i fedeli musulmani che, in totale, frequentano le due moschee presente in città, tra cui il Centro culturale islamico di via Vollusiano, guidato dall’imam Mimoun El Hachmi. Qui, per la preghiera notturna prescritta dalle 22 alle 23.30, sono previsti fino ad un centinaio di fedeli al giorno, che potranno diventare anche 400 nelle giornate in cui verranno celebrate cerimonie particolari. Tra queste, la Notte del destino, che cadrà il 26esimo giorno dall’inizio del Ramadan, per la quale una notte di devozione equivarrà a 80 anni di preghiera.

Il programma Ma la celebrazione principale, in cui sono attesi molti credenti in Allah anche dalle città e dalle province vicine, è in programma nella giornata conclusiva del Ramadan, a metà giugno: si tratta dell’Eid-al-fitr, che coincide con il sorgere della luna nuova, quando tutti i fedeli si ritroveranno prima a pregare – dalle 8 alle 10 di mattina – e poi a festeggiare, tra doni e cibi tradizionali, la fine del digiuno. Una cerimonia al momento programmata nei due centri islamici, ma che i musulmani ternani sperano di poter tenere altrove, principalmente per ragioni di spazio. Ecco che allora parte un appello.

Mimoun El Hachmi

Istituzioni «I nostri centri sono troppo piccoli per ospitare tutti i fedeli che arriveranno – spiega l’imam El Hachmi, da 18 anni in Umbria -, lo scorso anno siamo stati costretti a dividerci in due gruppi. Per questo avanzerò una richiesta formale al Comune affinché venga individuato uno spazio, anche all’aperto (secondo la legge islamica la preghiera conclusiva dovrebbe svolgersi proprio così, ndr) dove poter pregare». In passato era stato utilizzato il Centro polifunzionale di Cesure, ma questo – spiega ancora l’imam – «è troppo lontano dalla stazione». «Molti fedeli verranno da fuori ed è importante che possa essere facilmente raggiungibile. Sappiamo il momento particolare che attraversa il Comune, tra commissariamento ed elezioni, condividiamo i problemi, ma ci auguriamo che possa essere trovata una soluzione per noi».

Arrivi dal Marocco In attesa di sapere se la richiesta verrà esaudita o meno, la comunità musulmana è pronta intanto ad affrontare questo mese sacro: in Umbria la Confederazione islamica italiana – che in tutto lo Stivale comprende 350 centri culturali – invierà tre ‘super imam’ dal Marocco, uno dei quali si fermerà per 15 giorni al Centro di via Vollusiano. Ogni venerdì è prevista inoltre una preghiera per i detenuti musulmani, tenuta dall’imam El Hachmi, al carcere di Sabbione.

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