Terni, restauro Bct: gara da rifare da capo

Biblioteca, azzerato il lavoro impostato da oltre un anno: gli inviti devono essere almeno dieci e non più cinque. Il rup: «Cambiate le carte in tavola. Ecco le tempistiche»

Condividi questo articolo su

di S.F.

Diversi i problemi per la biblioteca

Tutto annullato, si riparte da zero. Iter di gara e varie determine successive – processo partito il 13 aprile 2016 – per il primo stralcio del restauro conservativo da 150 mila euro della biblioteca comunale di Terni. Motivo? Un decreto legislativo – nemmeno recente – che ha modificato il numero di inviti (almeno dieci) a partecipare per bandi compresi tra i 40 e i 150 mila euro.

ANNULLATO L’ITER PRECEDENTE

La base e lo stop Il percorso era iniziato un anno e mezzo fa con l’approvazione del progetto esecutivo per il restauro, seppur la delibera di giunta sul tema risalga al 3 dicembre 2014. E quindi via alla procedura di invito di almeno cinque operatori sulla base di gara pubblica, approvazione dell’elenco (dicembre 2016) e schema di lettera d’invito per l’affidamento (aprile 2017). Tutto inutile, perché – sottolinea la nota a firma del dirigente Pierdonati – «il D.Lgs n. 56 del 19 aprile 2017 ‘Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50’ ha apportato delle modifiche anche all’art. 36 comma 2 lettera b) del D.Lgs. n. 50/2016, prevedendo che per le procedure negoziate comprese tra l’importo di 40 mila e 150 mila euro l’invito a presentare offerta venga rivolto ad almeno 10 operatori economici e non più 5». Tasto reset e necessità di mettere ‘nero su bianco’ il nuovo metodo di gara.

SICUREZZA BCT

Problema acqua in biblioteca

Il solito problema, l’acqua Lavori da fare – e richiesti da tempo – per un semplice motivo, che l’amministrazione comunale ricorda: «La realizzazione è urgente ed indifferibile in quanto le copiose infiltrazioni d’acqua piovana hanno comportato e comportano l’inagibilità, anche se temporanea, della struttura con conseguente sospensione del servizio e gravi disagi per la collettività». Le opere riguardano la copertura in vetro (rimozione moduli e profili, lavori di contenimento e sostegno, ripulitura/risanatura delle strutture portanti in ferro, giunti, ricollocamento dei moduli e nuova sigillatura con resine antigelive), il rifacimento di guaine, canali di gronda-pluviali (rimozione converse, scossaline, canale e calatoi in stato di deterioramento, rifacimento, nuovo sistema di smaltimento acqua piovana) e, infine, interventi di consolidamento e recupero delle fasce marcapiano e dello sporto di gronda (rimozione intonaco e parti strutturali pericolanti, pulizia delle superfici, ricostruzione, rifacimento intonaci con malta e tinteggiature). L’importo complessivo d’appalto è quantificato in 115 mila e 143 euro, con tempistica d’esecuzione di 120 giorni consecutivi.

IL SOPRALLUOGO DELLA I° COMMISSIONE DEL 3 AGOSTO 2016 E LA DELIBERA DEL 3 DICEMBRE 2014

La torre della biblioteca

Le tempistiche, parla il RuP Il responsabile del procedimento è il geometra Stefano Fredduzzi. Non un piacere per lui dover ricominciare tutto da zero: «Perché ci attiviamo solo adesso pur sapendo del decreto legislativo da mesi? C’erano altre priorità. Sono cambiate le carte in tavola dopo tutto il lavoro che avevamo impostato, oltretutto è avvenuto lo stesso giorno (19 aprile 2017) che era stato approvato lo schema di invito. Per quel che concerne le tempistiche, dalla prossima settimana penso inizieremo a pubblicare l’avviso per le manifestazioni d’interesse: gli interessati avranno venti giorni di tempo. Un cronoprogramma – conclude – realistico è di 120-140 giorni per giungere alla firma del contratto, poi quattro mesi per svolgere i lavori in una struttura particolare». Insomma, bene che va se ne parla per metà 2018. Precedenti non confortanti.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli