Terni, riecco la giunta: Masselli è ‘fantasma’

Riunito l’esecutivo ma senza il nuovo assessore di Fratelli d’Italia che non ha firmato. Le frizioni con il sindaco pesano, ma anche le tensioni all’interno del partito della Meloni

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La giunta è stata nuovamente convocata, ci si attendeva – a quasi due settimane dal contestato rimpasto licenziato dal sindaco Leonardo Latini – che tutti, vecchi e nuovi, fossero ai loro posti. Invece no. Tutti presenti meno uno: Orlando Masselli (Fd), designato al bilancio dal primo cittadino ma che non ha ancora accettato le deleghe. Così il gabinetto di palazzo Spada è ripartito ‘monco’, dopo le turbolenze politiche – dal gruppo misto a Forza Italia, fino a Fratelli d’Italia, appunto – che hanno accompagnato le modifiche.

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Non c’è ancora la firma

Tutti silenti o stringati. Masselli, interpellato, non parla. E chi il partito sul territorio lo rappresenta, nella fattispecie Eleonora Pace, parla invece di «trattative sul rimpasto ancora aperte». Il dato di fatto è che l’assessore – che nello scacchiere di giunta è andato a sostituire il primo ‘dimissionato’ Fabrizio Dominici (le cui deleghe erano state assunte dal sindaco), ma soprattutto, politicamente, il collega di partito Marco Celestino Cecconi, ultimo ‘dimissionato’ in ordine di tempo insieme a Sonia Bertocco di Forza Italia – non ha ancora firmato e quindi assunto l’incarico. E non è poco.

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Retroscena

Dietro a questo bailamme cosa c’è? Nei giorni scorsi Fratelli d’Italia ha contestato senza mezzi termini il rimpasto, non tanto nel merito quanto nel metodo, con un comunicato unitario a firma Francesco Zaffini (parlamentare, coordinatore regionale) e della stessa Pace (coordinatrice provinciale). E questo è un aspetto che ha uno suo peso specifico, evidentemente, a cui ci aggiungono le frizioni tutte interne a FdI – sempre Zaffini da un lato e il duo Pace/De Sio, dall’altro – in merito alla scelta operata dal sindaco. Il primo è in questa fase intransigente, i secondi – pare – più allineati con le decisioni assunte. Frizioni che tengono sulla graticola, e quindi tecnicamente a rischio-incarico, Orlando Masselli. Sempre che non si smarchi dal proprio partito e decida da solo. Cosa che finora non ha fatto anche se, si immagina, non sarà contento della ‘cottura’. E c’è chi oltre al ‘fantasma’ di Masselli intravede anche quello dell’ex Lega Emanuele Fiorini con un suo possibile ingresso nel gruppo di FdI in Comune, con riflessi anche in ottica regionali. Ghostbusters, da qualche parte, cercasi.

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