Terni, ‘riequilibrio’: maggioranza abbozza

Ok al piano dell’esecutivo con ricorso al fondo di rotazione e aumento delle tariffe. Posta tutta una serie di ‘paletti’ a scadenza futura

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Ok al piano di riequilibrio – e anche all’ipotesi del ricorso al temuto ‘fondo di rotazione’ – ma  tutta una serie di paletti a scadenza futura, quasi a rimettere in fila quelle che dovranno essere le priorità programmatiche della giunta Di Girolamo da qui alla fine del mandato a primavera 2019.

CONTI E ASM, LE ‘SPINE’ DI DI GIROLAMO

Tariffe su Questo l’esito della riunione che sabato mattina ha messo di fronte il sindaco di Terni e l’assessore al bilancio Vittorio Piacenti D’Ubaldi – da un lato – e la maggioranza che sostiene la giunta dall’altro. E i primi due avrebbero detto chiaramente che all’orizzonte non c’è alcun cambio di strategia: ricorso al fondo di rotazione con inasprimento – sin da dicembre – dei ‘balzelli’ riguardanti le attività industriali e produttive. La ‘riflessione’ sarebbe in corso, invece, per ciò che attiene le tariffe per tutta una serie di servizi rivolti ai cittadini, ma anche lì non possono essere esclusi a priori rincari.

RIEQUILIBRIO: «IL SINDACO CHIARISCA»

Il piano ‘bis’ verrà presentato il prossimo 22 novembre alla corte dei conti che – questo l’auspicio dell’amministrazione – potrebbe concedere una sospensione del giudizio, tale da poter procedere con le misure ipotizzate per evitare il ‘crac’ finanziario e giungere a fine mandato senza troppi scossoni. Percorso che il sindaco vorrebbe seguire con la stessa ‘squadra’ attualmente in sella, ergo nessun rimpasto di giunta. Nel faccia a faccia di sabato l’assessore Piacenti avrebbe anche precisato poi – senza fornire troppi dettagli – che non ci sarebbero problemi per il reperimento dei fondi relativi al personale dal punto di vista di ‘bonus’ e indennità aggiuntive.

RIEQUILIBRIO: DIBATTITO SUI ‘SOCIAL’

La maggioranza dà, la maggioranza chiede A fronte di tutto ciò, i consiglieri di maggioranza presenti hanno espresso – con tanto di nota post riunione – un sostanziale consenso politico a quanto illustrato da sindaco e assessore. Chiedendo però un impegno praticamente su tutti i temi aperti, alcuni dei quali decisamente ‘dolorosi’ per i ritardi che li caratterizzano: «La conferma della contrarietà alla presenza di inceneritori nella conca ternana, la verifica costante del sistema industriale per eliminare le criticità relative all’impatto sulla città, la predisposizione di un piano della mobilità sostenibile che preveda anche l’attivazione della piattaforma logistica Terni-Narni e la realizzazione della bretella di San Carlo, l’impegno per il potenziamento dei collegamenti ferroviari con Roma e per l’alta velocità, un programma organico di interventi per il decoro urbano (riguarderà anche il parco di Cardeto? ndR), per le manutenzioni e per la sicurezza, nonché l’impulso concreto per il recupero del Teatro Verdi, per la realizzazione del palazzetto dello Sport e per terminare i lavori della fontana di piazza Tacito». Con tutto questo ben di Dio sul piatto e poco più di un anno davanti, il ‘check’ – viene da pensare – non potrà che arrivare a conclusione del mandato.

I fondi della ‘crisi complessa’ «Nel contempo – riferisce la nota di maggioranza – si ritiene essenziale una pressante azione amministrativa per migliorare l’efficienza e l’organizzazione dell’ente al fine di accompagnare efficacemente i processi di crescita della nostra comunità sfruttando in maniera positiva anche le opportunità offerte dal provvedimento relativo all’area di crisi complessa Terni – Narni’ e dall’accesso ai fondi comunitari».

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