Terni, ristorante nel mirino dei ladri

Ancora un furto alla ‘Vecchia Stazione’. L’ultimo ad agosto. Similitudini con un altro ‘colpo’ a Campomicciolo: rubati alimenti

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«Il danno c’è ed è concreto perché oltre a ciò che è stato portato via, hanno rotto l’inferriata che avevano messo dopo il primo furto e ora ci troviamo costretti anche ad installare un impianto d’allarme, visto il ripetersi di queste situazioni. Poi c’è il fatto che qualcuno entra dentro il tuo locale, creando caos, disagi e violando uno spazio che ti appartiene. Non è il massimo». A parlare è Simone che, insieme a Francesco, gestisce il ristorante ‘La Vecchia Stazione’ che si trova in via della Lince, a due passi dalla stazione ferroviaria di Cesi.

Il fatto

Nella notte fra mercoledì e giovedì ignoti, dopo aver forzato con un grosso bastone una delle grate poste a protezione delle finestre posteriori, sono entrati nel ristorante. «Considerando le dimensioni dello spazio aperto fra le grate – racconta Simone – il ladro doveva essere davvero minuto». Il bottino parla di alcune bottiglie di vino, tartufi e pure gelati. Insomma, non criminali di alto profilo ma comunque capaci di creare seri problemi ad un’attività che viene condotta con tanta passione e cura dai titolari. «Purtroppo non si tratta del primo furto che subiamo. Prima di Ferragosto i ladri erano entrati spaccando una finestra e si erano portati via un forno a microonde, un prosciutto, dei formaggi, anche in quel caso bottiglie di alcolici, scatolame vario. Allora avevamo deciso di mettere le grate per proteggere le finestre ma purtroppo si è rivelato tutto inutile».

Tartassati

Un altro episodio, pochi giorni dopo, non si era concretizzato forse perché i ladri erano stati disturbati da qualcuno: «Avevamo trovato la porta d’ingresso forzata ma in quel caso non erano riusciti ad entrare». Da lì altri giorni di quiete, fino all’episodio dell’altra notte che è stato denunciato alla polizia e che riporta alla memoria quanto compiuto nei giorni immediatamente successivi lo scorso Ferragosto ai danni della macelleria e punto ristoro di via Campomicciolo 337. Sempre di notte, i malviventi avevano preso d’assalto il locale rubando sì un lavandino, ma anche salumi, vino, formaggi, sfamandosi pure ‘in loco’. Anche in quel caso nessuno si era accorto di nulla ma le modalità, almeno per ciò che riguarda gli obiettivi, sembrano del tutto simili.

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