Salario accessorio: «Via alle progressioni»

Comune di Terni, Fp Cgil e Csa intervengono in vista dell’assemblea di mercoledì: «Dipendenti messi gli uni contro gli altri»

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di Fp Cgil Terni e Csa Terni

Come Cgil Fp e Csa riteniamo opportuno fare una sintesi per punti per chiarire l’andamento della vertenza in merito allo stato di agitazione del Comune di Terni e alla sottoscrizione del contratto integrativo decentrato per l’anno 2019, anche alla luce della prossima assemblea convocata per l’8 maggio dalle rsu.

Nel merito: avvio della trattativa nel mese di dicembre 2018 sul contratto integrativo aziendale con la presentazione, da parte pubblica, delle risorse. Durante il terzo incontro la delegazione di parte pubblica ufficializza che a seguito del dissesto il Comune, come comprovato da numerosi paresi della Corte dei Conti, non finanzierà il pagamento dei progetti per la vigilanza urbana notturna e domenicale. Vengono fermati i proventi previsti con l’applicazione dell’articolo 208 del Codice della strada. Agli incontri hanno partecipato tutti i sindacati e la rsu.

Cgil Fp e Csa rigettano da subito l’interpretazione data e diffidano l’amministrazione che tuttavia continua nella posizione assunta. Si avvia Io stato di agitazione del personale per le note motivazioni e tra queste la forte penalizzazione della polizia locale che continua a svolgere ogni servizio assegnato nonostante il mancato pagamento degli incentivi dal 2017 ad oggi. Nel verbale del 18 febbraio redatto in prefettura, nell’ambito del tavolo aperto con lo stato di agitazione, le parti tutte presenti condividono di istituire un tavolo tecnico della polizia locale rappresentativo di organizzazioni sindacali, rsu, comando e amministrazione comunale, al fine di licenziare una proposta da recepire in trattativa in merito all’erogazione dell’indennità contrattuale per la polizia locale, servizio esterno.

Dal mese di febbraio ad oggi nessuna proposta o contestazione è stata sollevata da nessuna sigla sindacale né dalla rsu, che ha sottoscritto l’ipotesi di accordo. Nell’ultima trattativa l’amministrazione comunale richiama le parti sindacali a concludere il tavolo negoziale dato il trascorrere dei 30 giorni previsti per la conclusione o la rottura delle trattative. In quella sede Cgil Fp, Csa, rsu procedono alla sottoscrizione dell’ipotesi di accordo con la convinzione che tutto il salario accessorio deve essere corrisposto ai dipendenti e che le procedure giudiziarie faranno il proprio corso in merito alla corresponsione degli incentivi del 208 del Codice della strada. Cgil e Csa hanno infatti presentato ricorso giudiziario contro l’amministrazione comunale in quanto convinte che i soldi del citato articolo del Codice della strada siano stati tolti illegittimamente dal salario dei lavoratori.

Per quanto ci riguarda l’assemblea è sovrana ma riteniamo essere scorretto l’atteggiamento di chi ha volutamente messo i dipendenti uno contro gli altri. Le decisioni ed eventuali mediazioni vanno discusse nei tavoli negoziali. Pensiamo sia opportuno e producente ragionare di: progressioni verticali per dare soddisfazione alle legittime aspirazioni dei lavoratori; progressioni orizzontali per stabilizzare il salario anche in vista di possibili pensionamenti invece di mercanteggiare su qualche euro in più o in meno che francamente offende la dignità di chi lavora.

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