Terni, ‘San Vincenzo’: «Da noi 2.300 persone»

L’associazione cattolica stila il bilancio: «Calano gli assistiti, ma non perché siano diminuiti i poveri, è diminuita la nostra capacità di dare risposte»

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«Quest’anno sono state aiutate 797 famiglie, 2300 persone, di cui 345 sono minori. Continua il trend negativo iniziato lo scorso anno: gli assistiti risultano diminuiti rispetto a quelli dell’anno precedente, ma non perché siano diminuiti i poveri, è diminuita la nostra capacità di dare risposte efficaci a tutti perché le condizioni delle famiglie che già aiutiamo si sono aggravate e necessitano di maggiore impegno sia economico che di sostegno morale». A parlare così è stata  Antonella Catanzani presidente diocesano uscente dopo sedici anni alla guida del consiglio centrale della ‘San Vincenzo de’ Paoli’, in occasione dell’assemblea annuale dell’associazione che opera in ambito caritativo.

Il bilancio «Rispetto al 2014 abbiamo aiutato 435 persone in meno, 1670 in meno negli ultimi due anni. Questo perché abbiamo fatto un migliore monitoraggio e selezione dei casi seguiti e un buon lavoro di rete – ha spiegato Catanzani – ma anche e soprattutto perché abbiamo avuto momenti di difficoltà economica». Del totale delle persone aiutate 55% sono italiani, 15% comunitari e 30% extracomunitari. Continuano ad aumentare le famiglie italiane «aiutate anche con il sostegno morale e spirituale, perché la povertà sicuramente pesa più a chi la vive come una nuova situazione, a chi un tempo aveva risorse anche per aiutare le persone più bisognose».

I fondi Sono stati distribuiti aiuti per circa 145.000 euro, «il 10% in più dello scorso anno nonostante il calo delle famiglie assistite. Gli interventi si concretizzano essenzialmente in cinque settori in cui sono rilevate le maggiori criticità secondo il progetto ‘Aiutiamoli a sopravvivere con dignità’ che è stato finanziato in buona parte dalla Fondazione Carit: pagamento di affitti, spese condominiali e utenze (luce, acqua e gas), distribuzione di circa 12.000 pacchi composti da generi alimentari e prodotti per l’igiene persona e della casa, pagamento di testi, materiali scolastici e spese per il servizio di trasporto e mensa, pagamento di medicinali, ticket sanitari e visite mediche, momenti conviviali volti all’integrazione e alla socializzazione, in particolare nel periodo natalizio».

Nuovi poveri «Le nuove povertà – spiega ancora Catanzani – sono quelle delle tante giovani famiglie che, con difficoltà, palesano lo stato di bisogno che si sta vivendo come nuova e inaspettata fase di una vita che era stata progettata con l’entusiasmo di chi pensa di avere la certezza del lavoro. Inoltre, seguendo il trand dello scorso anno, diverse famiglie straniere, soprattutto comunitarie, sono state costrette a lasciare la città a causa del perdurare della mancanza di lavoro e ai sono trasferite al nord Italia o in altri Paesi Europei. Cominciamo a verificare lo stesso fenomeno anche nei singoli, italiani e stranieri, in maggior parte giovani e di sesso maschile, in cerca di prospettive migliori altrove».

La casa di Federico E’ una casa ideale a cui fanno riferimento tutte le persone che vivono in strada. Nell’attività del giro notturno di assistenza ai senzatetto, nei tre giorni di uscita serale che impegna 18 volontari, sono stati distribuiti 25 sacchi a pelo, 35 coperte, calzature e vestiario, 120 sacchetti con prodotti per l’igiene personale e 2900 sacchetti con generi alimentari. Inoltre sono stati aiutate persone malate ricoverate in ospedale nel provvedere al necessario corredo oltre a sostenere spese per medicinali e visite mediche. La maggior parte delle persone incontrate vivono soprattutto in strada ma hanno un posto dove dormire magari per un tempo limitato perché ospiti di qualcuno o della Caritas o della parrocchia di Santa Croce, si fanno trovare alla stazione soprattutto per parlare. Nell’anno abbiamo incontrato 54 diverse persone. Di questo totale: 9 donne e 45 uomini, 29 italiani, 14 comunitari e 11 extracomunitari, circa la metà delle persone le abbiamo incontrate una sola volta, le altre in maniera costante. Continua la collaborazione con il Comune e le altre associazioni nel progetto Notti Sicure.

Emporio Bimbi Risultati positivi per lo spazio dedicati ai bambini che fornisce tutti quei beni essenziali che spesso mancano nelle case: dagli alimentari ai pannolini ai prodotti per l’igiene personale, al materiale scolastico, abbigliamento, giocattoli e attrezzature per la prima infanzia. Sono oltre 200 i bambini che in questa fase iniziale hanno aderito al progetto, di ogni nazionalità: italiani, ucraini, tunisini, kosovari, macedoni e filippini, africani. Una sorta di piccolo modello di integrazione, perché si possono conoscere coetanei provenienti da diverse parti del mondo. L’attività prioritaria è l’erogazione di servizi: aiuto compiti, ludoteca, baby sitter, laboratori didattici e creativi. Per questo il progetto ha già attratto nuovi volontari che si uniscono a quelli che già prestano servizio nelle varie conferenze, professionisti che si dedicheranno ad incontri formativi ed insegnanti per l’aiuto compiti.

La San Vincenzo de’ Paoli Sono 116 tra soci e volontari esterni, coloro che si impegnano nelle attività: «due terzi sono donne, il 60% ha oltre 65 anni. Grazie anche all’apertura dell’Emporio Bimbi nuove persone, relativamente giovani, sono entrate a prestare servizio nella San Vincenzo. Iniziano come volontari esterni e, dopo un periodo di formazione, se valutano che questa può essere la loro vocazione, possono diventare soci a tutti gli effetti. Abbiamo avuto anche l’esperienza positiva del progetto di alternanza scuola lavoro con il Liceo Galilei che ha dato ai giovani la possibilità di conoscere la nostra realtà. L’attività è organizzata dalle 14 ‘Conferenze’: «Di queste 13 svolgono attività nei loro territori parrocchiali, e una, la Madre Teresa di Calcutta, gestisce il Centro di Ascolto aperto tutti i giorni presso la sede centrale in Via Aminale 45 e assiste a nome i poveri del territorio diocesano dove non è insediata una Conferenza; coordina il giro notturno di assistenza ai senzatetto e gli eventi a carattere generale».

Marcello Petrini

Nuovo presidente L’associazione ha oggi un nuovo presidente diocesano – Marcello Petrini – e un nuovo ufficio di presidenza, composto da: Roberto Reale, vicepresidente; Gildo Ranalli, tesoriere; Giuseppe Sabatini, segretario; Federica Inches, Orlando Ungari e Maria Grazia Masia. «Vorrei che le Conferenze si aiutassero l’una con l’altra per colmare le carenze che possano esserci all’interno di alcune e di condividere iniziative e progetti – ha detto il nuovo presidente – perché i  vincenziani devono essere persone aperte al dialogo comprensive, e ben disposte alla collaborazione, non si devono creare divisioni tra giovani ed anziani. Le cose da fare nella San Vincenzo sono tantissime e c’è spazio per tutti, ognuno è libero di fare un servizio nello spirito della San Vincenzo».

 

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