Terni, Santa Croce: solidarietà tutto l’anno

La parrocchia di via Cavour accoglie tanti – di ogni nazionalità – che hanno bisogno. Il 3 gennaio appuntamento con tombolata e cena

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L’appuntamento del 3 gennaio è ormai tradizionale per tante famiglie ternane che trovano nella parrocchia di Santa Croce, in via Cavour a Terni, un punto di riferimento e un aiuto per affrontare le difficoltà della loro vita.

Gli appuntamenti

Alle 17.30 nel salone dell’oratorio del Duomo si terrà la tombolata che raccoglie gente di tutte le età e le nazionalità attorno al più tradizionale gioco di famiglia. Alle 19.30 seguirà nella chiesa di Santa Croce il cenone natalizio che unirà, in una grande tavolata, tante persone accomunate dal desiderio di iniziare il nuovo anno con il passo giusto.

Il sostegno

Si tratta di famiglie numerose – con i genitori spesso disoccupati – o immigrate che svolgono anche da molti anni lavori precari e che faticano a trovare una stabilizzazione. Donne, anche avanti negli anni, che si prendono cura degli anziani, giovani che si affacciano alla vita adulta senza il sostegno della famiglia e con difficoltà a trovare un alloggio e un lavoro, e per questo anche a creare una famiglia.

A fianco di chi non ce la fa

A Santa Croce in oltre 15 anni sono passate migliaia di persone in cerca di sostegno e aiuto concreto. Nella parrocchia trovano, tutti i mercoledì, un centro che distribuisce alimenti e vestiti, suppellettili e cose utili per la casa, con una particolare attenzione ai minori. Chi è giunto in Italia da poco tempo, trova una scuola di lingua dove apprendere i primi rudimenti di italiano, utili a disbrigare le faccende e a trovare un lavoro. Chi è senza casa, a Santa Croce può essere accolto e ritrovare la serenità per ripensare e riorganizzare il proprio futuro, spesso dopo lunghi periodi di vita per strada o in sistemazioni precarie. Sempre in strada molti ricevono regolarmente un pasto caldo, ogni settimana alla stazione ferroviaria, e un’amicizia fedele che in diverse occasioni si è rivelata preziosa per affrontare emergenze impreviste.

La comunità nigerina, simbolo di partecipazione

«Quest’anno – spiega don Roberto Cherubini, amministratore parrocchiale – si uniranno a noi anche molti rappresentanti della comunità nigeriana che vive a Terni ormai da diversi anni. Hanno subito accolto volentieri l’invito, ma ad un patto: che potessero servire a tavola le famiglie ternane in difficoltà. ‘Da questa città abbiamo ricevuto molto’ hanno detto alcuni, ‘accoglienza, istruzione, rapporti umani, insomma una nuova patria. Ora possiamo restituire, dimostrando che vogliamo contribuire al bene di Terni mettendoci al servizio della sua popolazione, a partire da chi è più in difficoltà’. Per noi – conclude don Roberto – è un gesto simbolico che esprime bene il desiderio di tanti ‘nuovi ternani’ di sentirsi parte della comunità cittadina e di volerne condividere il destino dando il proprio contributo fattivo».

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