Terni, servizi educativi: «Ma le sanzioni?»

Secondo il CoSec «qualcuno non ha spiegato a dovere quale debba essere la procedura da adottarsi, oppure gatta ci cova»

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«Un mese esatto è trascorso da quando la R.T.I. Cns-All Foods ha recapitato alla dirigente del dipartimento la richiesta d’attestazione del regolare svolgimento del servizio di refezione scolastica, per lo sblocco delle 137.830,95 euro di cauzione depositate a copertura dello stesso», sottolinea in una nota il CoSec (Comitato servizi educativi comunali) di Terni. «Ad oggi, nonostante le nostre ripetute richieste, non è dato sapere quale sarà la risposta e se all’interno della delibera di svincolo, secondo la procedura prevista da bando, verrà decurtato un importo pari alle numerose difformità di cui si è macchiata la gestione del servizio in questi 8 anni».

Sfiducia sulla qualità «Intanto però i casi di irregolarità continuano a non mancare, comportando una crescente sfiducia sulla qualità del servizio e sulle procedure di controllo applicate. La presenza di un moscone all’interno del pasto è solo l’ultimo di una serie di segnalazioni che hanno riguardato la stessa scuola, tra le altre, nel corso degli ultimi 3 anni: cibo di pessima qualità, mancata consegna di diete speciali, una vite all’interno del pasto e il recente ritrovamento di uno scarafaggio; quanti euro di sanzioni sono stati imposti dall’amministrazione per questi episodi? Zero».

RELAZIONE DE FILIS

La procedura Del resto, si legge ancora nella nota, «non è una novità, ma pare che sia consuetudine dinanzi a tali casi, seguire solo parzialmente la procedura prevista, limitandosi a richiedere le dovute controdeduzioni, senza però a seguito delle stesse e pur a fronte di reiterate irregolarità, passare alle previste sanzioni pecuniarie. La prassi infatti, sarebbe la seguente: il docente dovrebbe perentoriamente avvertire il funzionario comunale preposto e quest’ultimo, dopo essere accorso sul luogo per la verifica del fatto, sottoscrivere modulo di denuncia e successiva relazione dell’accaduto, insieme al docente stesso, per poi recapitarla alla dirigente di riferimento; con allegata fotografia del ‘corpo del reato’. Solo a questo punto, tramite forma scritta, la ditta dovrebbe essere informata del fatto, con possibilità di controdeduzioni entro il termine di 10 giorni. A seguito di tale termine, indipendentemente dalla risposta fornita, la Dirigente ha pieno potere di intervenire formalizzando le dovute sanzioni, che saranno successivamente decurtate dall’importo mensile corrisposto dall’amministrazione a carico della ditta».

«Gatta ci cova» Eppure, secondo il CoSec, «da come si può leggere all’interno della relazione dell’accaduto, non solo uno scarafaggio si è trasformato in un insetto di meno di 1 centimetro, ma ben diversa è stata la modalità utilizzata. Non si è contattato perentoriamente il funzionario comunale, ma anzi, si è proceduto convocando l’addetto della All Foods, ‘che ha prelevato il piatto ed ha chiamato i suoi superiori che sono subito intervenuti’. In quest’ultimo caso invece, quello del moscone per intenderci, ci si è limitati a sostituire immediatamente il piatto ‘senza enfatizzare l’accaduto’; quando invece avrebbe dovuto essere il funzionario addetto a sincerarsi dell’evento, producendo possibilmente la dovuta documentazione fotografica. Le cose sono due quindi: o qualcuno non ha spiegato a dovere quale debba essere la procedura da adottarsi, oppure gatta ci cova. Del resto, il monte debitorio dell’amministrazione nei confronti della Cns-All Foods e l’apatica indifferenza della stessa nell’applicare le dovute sanzioni, creano un conflitto d’interesse che non garantisce la piena trasparenza nel controllo del servizio stesso».

‘Gusti’ personali E’ vergognoso, incalzano ancora nella nota, «che l’assessore preposto dichiari che richiederà un incontro all’azienda: un ennesimo giro di vuote parole, per cercare ancora una volta di sfuggire alle proprie responsabilità, evitando di fare, l’unica cosa che ci sarebbe da fare: emettere immediate sanzioni e decurtare le cauzioni depositate. Vista la palese complicità, invitiamo ogni genitore che si ritrovi dinanzi a tali casi, a fornirne immediata segnalazione al nucleo dei Nas. Una volta un assessore ci raccontò che anche a casa sua accadevano queste cose: bene, ci auguriamo allora che la scelta che uscirà da questo nuovo bando, su cui presenteremo le nostre dovute rimostranze, non tenga conto di ‘gusti’ personali, bensì dei sacrosanti principi di qualità, sulla base delle precedenti esecuzioni per lo stesso servizio».

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