Terni, stazione al buio: «Sottopasso da paura»

Nuova denuncia relativa alla ‘fermata’ di Cesi, alle porte della città: «Tutto spento, come accade spesso. Andare a prendere l’autobus diventa pericoloso»

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L’ingresso del sottopassaggio

La segnalazione, in estrema sintesi è questa: «La stazione di Cesi, sulla ex Fcu, è di nuovo al buio, cosa che capita spessissimo per la verità, ma la cosa più grave è un’altra. Ad essere completamente al buio è anche il sottopassaggio pedonale che permette, o dovrebbe permettere, il collegamento tra le due parti della zona abitata e che, di fatto, dalla stazione stessa sono divise».

Luci spente

La paura Utilizzare quel sottopassaggio, secondo i residenti della zona, «è già poco piacevole in condizioni normali, vista la totale assenza di controlli (la stazione è ormai abbandonata; ndr) e di interventi di manutenzione e pulizia. Ma avventurarsi lì sotto, adesso che le luci sono spente, è davvero un’esperienza che, soprattutto le persone anziane e quelle più giovani, non se la sentono di affrontare».

«Il buio incoraggia» Anche perché «al mattino non è infrequente trovare, nelle aiuole circostanti e sul piazzale stesso della stazione, siringhe usate, immondizia abbandonata, bottiglie rotte e, insomma, gli avanzo di una quale ‘festa’ che lì si deve essere svolta nella notte».

La fermata dei bus Segnalazioni ne sono state fatte: «Ma a quanto pare non sono state prese in considerazioni da chi gestisce la linea ferroviaria e la stazione. Probabilmente si pensa che, essendo interrotta la circolazione dei treni per i problemi ai binari, il problema dell’illuminazione della stazione non si ponga, ma invece non è così. Come  detto, infatti, il sottopassaggio non è solo al servizio dei viaggiatori, ma soprattutto di chi deve spostarsi da una parta all’altra di una zona densamente abitata e che la utilizza per raggiungere la fermata degli autobus urbani, che si trova nella parte ‘a valle’ della stazione, e per tornare a casa». 

La richiesta Quello che viene chiesto «è semplice: per evitare che un giorno ci si trovi a dover commentare un qualche fatto grave avvenuto in una notte buia dentro quel sottopassaggio, sarebbe opportuno che almeno le luci sotterranee vengano riaccese in fretta. I lampioni superficiali, invece, potrebbero essere ‘parzializzati’, ma la sicurezza pubblica imporrebbe che il buio e l’abbandono di quella stazione fossero oggetto di interventi strutturali». Anche umbriaOn ha inviato una segnalazione al gestore: nessuna risposta.

 

 

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