Terni, Mario Palleschi: «Mai avuto paura»

Sparatoria tra via Chiesa e via della Bardesca: è il carabiniere del Nor colpito ai piedi dal 33enne dominicano. «Per noi è routine, intervento andato bene»

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Il carabiniere rimasto ferito – entrambi i piedi, uno in maniera più seria, per lui 30 giorni di prognosi con operazione nel pomeriggio di venerdì al ‘Santa Maria’ – nella sparatoria tra via Chiesa e via della Bardesca è il militare del Nucleo operativo radiomobile Mario Palleschi, impegnato da oltre venti’anni a Terni. È tra i più esperti del Nor, molto stimato e apprezzato per le sue capacità professionali e umane: in queste ore per lui e per l’Arma sono arrivate numerose attestazioni di solidarietà. Non ha esitato nell’andare ad aiutare gli agenti della polizia di Stato nel tentativo di bloccare il 33enne dominicano che ha dato in escandescenza, creando il terrore poco prima delle 12. L’appuntato scelto – qualifica speciale – Palleschi, 55enne originario di Napoli, in passato si era messo in evidenza per aver salvato due anziani rimasti bloccati a causa di un incendio a San Gemini: per questo motivo nel 2017 ha ricevuto la Medaglia di bronzo al merito (Valor civile) nella caserma Garibaldi di Perugia.

CHI È IL 33ENNE DOMINICANO ARRESTATO

Mario Palleschi, carabiniere del Nor

«Mai avuto paura, il peggio è passato»

Palleschi ha concesso un’intervista all’Adnkronos per parlare dell’accaduto e tranquillizzare sulle sue condizioni: «Il peggio è passato, l’intervento è andato molto bene. Mai avuta paura, è il nostro lavoro – ha spiegato a Silvia Mancinelli – e siamo addestrati. Un proiettile mi ha passato da parte a parte l’alluce sinistro mentre un secondo si è conficcato nel piede destro. Con l’intervento sono riusciti a estrarlo, ora aspettiamo il post operatorio. Vesto la divisa da 36 anni e mezzo quando venerdì siamo arrivati sul posto con la pattuglia, gli animi erano già caldi. Siamo intervenuti per aiutare i poliziotti già sul posto a caricare in auto il giovane. A quel punto c’è stata una colluttazione. Ho sentito gli spari, uno dopo l’altro, ma credevo di esser stato colpito con un calcio. Ho continuato a fare quello che stavo facendo: è stato poco dopo che ho visto il piede che sanguinava. Mi sono avvicinato – conclude – all’autoradio e ho chiamato i soccorsi. È andata bene, questa per noi è routine». Il comandante del comando provinciale di Terni, Davide Rossi, ribadisce il concetto: «Lui è tranquillo, già addestrato come i suoi colleghi con un corso tecniche di intervento operativo».

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