Terni ‘terra dei fuochi’: «Segnali inquietanti»

Roghi tossici notturni: «Il problema esiste anche da noi ma si continua a sottovalutarlo». La denuncia del giudice Santoloci

Condividi questo articolo su

di F.T.

Roghi tossici, da cui si sprigionano fumi maleodoranti e nocivi. Conseguenza di uno smaltimento selvaggio e illegale di rifiuti che i privati, pur di risparmiare qualche euro, affidano a soggetti pronti a dare fuoco a tutto ciò che gli viene consegnato. In alcune zone di Roma, dall’area Nord a tutto il perimetro del Gra, fino ai campi nomadi, il problema è drammatico. Tanto che il prefetto Gabrielli ha finalmente deciso per un ‘giro di vite’ che a breve darà i suoi frutti, con operazioni e blitz in varie zone della capitale. Un problema, però, a cui Terni non è affatto immune. E a dirlo è uno dei magistrati più attenti alle questioni ambientali, Maurizio Santoloci.

«È ORA DI INTERVENIRE»: PARLA SANTOLOCI – VIDEO

Il problema «Molti pensano che la terra dei fuochi sia soltanto in Campania – afferma -. Non è vero: in diversi centri urbani si sta espandendo un fenomeno governato dalla criminalità e da soggetti, soprattutto stranieri, che raccolgono rifiuti dietro compenso e di notte gli danno fuoco, in aree periferiche e a ridosso di strade e vie di comunicazione». Si tratta nella maggior parte dei casi di materie plastiche, elettrodomestici, rifiuti speciali e tossici che generano fumi cancerogeni che – è il caso di alcuni quartieri di Roma – mettono pesantemente a rischio la salute di migliaia di cittadini.

Mobilitazione Per risolvere la questione il prefetto Gabrielli, a Roma, ha riunito tutte le forze di polizia. Incontri tecnici a cui ha preso parte anche il giudice Santoloci, fra i maggiori esperti della materia. «Il problema – spiega il magistrato – non riguarda solo le forze dell’ordine il cui campo d’azione è legato agli aspetti ambientali. Il prefetto ha mobilitato tutti, avendo ben presente il fenomeno in base al quale di giorni centinaia di furgoni si muovono per la città raccogliendo materiali di ogni tipo, a costi irrisori per chi li consegna, e poi di notte formano gigantesche discariche e gli danno fuoco. Qui ci sono reati ambientali, fiscali e di sicurezza e salute pubblica».

Terni «Da tempo denunciamo che alla periferia della città stiamo assistendo alle prime piccole avvisaglie di roghi tossici notturni, soprattutto materie plastiche. Fino ad oggi, e va detto con la massima chiarezza, questo allarme è stato colpevolmente sottovalutato. Ma ricordiamoci che le ‘terre dei fuochi’ sono tutte iniziate con alcuni roghi occasionali, modesti, a cui non è stato dato troppo peso. La strategia è quella di chi ‘assaggia’ il territorio e poi si insedia progressivamente, soprattutto se non percepisce alcuna reazione. Questo dobbiamo evitare anche a Terni, perché il fenomeno esiste e con la ‘stretta’ del prefetto su Roma, c’è il rischio che gruppi e soggetti in cerca di affari illeciti si spostino altrove, anche in Umbria».

«Allarme sottovalutato» «Pensare ‘tanto da noi non può succedere’ – afferma Maurizio Santoloci – è profondamente sbagliato. Come è sbagliato sottovalutare il legame fra reati ambientali e le conseguenze, spesso pesantissime, per la salute pubblica. Questi reati devono essere di competenza di tutte le forze di polizia che hanno l’obbligo e il dovere di stroncarli sul nascere».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli