Terni, ‘Tevere-Nera’: «Azione di recupero»

Il consorzio sugli avvisi di pagamento e i contribuenti morosi: «Pagate, altrimenti scatta l’ingiunzione. L’attività si finanzia così»

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Consorzio di bonifica Tevere Nera, avvisi di pagamento, investimenti per la difesa idraulica del territorio e contribuenti morosi. Walter Patalocco, nel suo corsivo, si era chiesto il perché delle tariffe differenziate, parlando inoltre delle diverse ‘particolarità’ dela situazione ternana. Il consorzio non ha atteso troppo per specificare un paio di questioni.

IL CORSIVO DI WALTER PATALOCCO

L’investimento Il consorzio specifica che «è particolarmente impegnato nella sua attività volta alla difesa idraulica del territorio ed alla irrigazione. Nell’anno in corso tutto il territorio di pertinenza consortile è stato interessato da innumerevoli lavori, perlopiù in amministrazione diretta. In particolare si evidenziano gli interventi per la messa in sicurezza dei canali e dei corsi d’acqua, oltre che sulle manutenzioni e sistemazioni idrauliche degli stessi. Nel 2017 tra lavori eseguiti, in esecuzione e programmati, il consorzio conta di investire circa 3 milioni e 500 mila euro. Contestualmente l’impegno è concentrato sull’attività irrigua. Ricordiamo a tal proposito che, le scarse precipitazioni atmosferiche, hanno indotto il consorzio Tevere Nera ad anticipare l’inizio della stagione irrigua al 3 aprile, posticipandone il termine al 15 ottobre 2017. Ciò al fine di prevenire danni al settore agricolo, volendo salvaguardare le coltivazioni e le semine in atto. Tale intervento riguarda sia il fiume Nera che il Tevere. Con tale decisione l’Amministrazione Consortile ha inteso sostenere concretamente il mondo agricolo. Nel giugno scorso è stato inaugurato l’impianto fotovoltaico di Graffignano in provincia di Viterbo. Un’opera importante che caratterizza l’azione del Consorzio esaltandone la sua impostazione ‘green’ volta ed attenta alla sostenibilità ambientale ed al contenimento dei costi».

«Contribuenti, pagate» Si arriva quindi al nocciolo della questione. Il consorzio ‘invita’ a pagare: «Tutta questa attività si finanzia – la nota – con il pagamento del contributo da parte dei consorziati. I circa 5 mila avvisi di notifica inviati ad altrettanti contribuenti morosi, sono un atto dovuto da parte degli amministratori del consorzio che responsabilmente hanno avviato un’azione di recupero delle somme dovute. D’altra parte le sentenze delle commissioni tributarie, che nei diversi gradi hanno respinto i ricorsi presentati, hanno legittimato l’azione del Consorzio. L’invito pertanto – conclude – è a pagare da parte di quei contribuenti che hanno ricevuto l’avviso di notifica, al fine di non incorrere nella ingiunzione di pagamento, con aggravio di ulteriori spese dovute per il recupero».

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