Terni, Tk-Ast in ‘consiglio’ il 9 marzo

La proposta è del sindaco, ma il M5S si mette di traverso

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La data l’ha proposta il sindaco Di Girolamo: il 9 marzo e quel giorno ci sarà anche la presidente della Regione, Catiuscia Marini.

Area di crisi complessa Del consiglio comunale che dovrà cercare di capire meglio cosa stia accadendo alla Tk-Ast; dove l’applicazione dell’accordo del 3 dicembre scorso sta provocando più di un malumore anche tra le ditte esterne; ma nel quale si parlerà anche dell’Area di crisi complessa; si è parlato martedì mattina nella terza commissione consiliare di palazzo Spada, alla presenza dei segretari provinciali dei sindacati di categoria.

I sindacati ‘Ospiti’ di palazzo Spada, i segretari Claudio Cipolla (Fiom Cgil), Riccardo Marcelli (Fim Cisl), Nicola Pasini (Uilm), Giovacchino Olimpieri (Fismic),e Daniele Francescangeli (Ugl), che, nonostante le frizioni con le Rsu, hanno spiegato che a loro avviso «i rapporti con Ast sono ora più chiari a livello di comunicazione, anche se resta sempre viva la necessità di controllare che tutto ciò che viene annunciato e programmato abbia poi riscontro concreto».

Il M5S contrario Per la capogruppo del M5S in consiglio comunale, Angelica Trenta, il consiglio straordinario aperto «richiesto il 2 febbraio dal Movimento sull’area di crisi complessa non deve essere accorpato al consiglio sull’Ast. Considerato infatti che con la delibera di consiglio comunale ‘Difesa del polo siderurgico ternano e istituzione dell’area di crisi complessa Terni-Narni’ – atto di indirizzo presentato dal gruppo consiliare del M5S e approvato all’unanimità – si impegnava il sindaco e la giunta ‘ad aprire un tavolo tecnico in consiglio comunale, con il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati, al fine di sviluppare e condividere proposte in merito della predetta area di crisi complessa’, ribadisco la richiesta per cui tale impegno venga rispettato nei termini previsti dall’atto votato da tutto il consiglio».

Temi distinti Il M5S «ritiene la questione sull’area di crisi complessa troppo importante per essere trattata insieme, in un solo pomeriggio, ad un altro tema altrettanto vitale quale la situazione dell’Ast, ad esso indubbiamente correlato, ma che non lo esaurisce. Tale accorpamento rischia di far diventare tale consiglio uno spot elettorale nel quale anziché assistere ad un confronto e alla presa in carico degli impegni presi dal consiglio e dalla Regione si esaurisca tutto come al solito in una conviviale chiacchierata in cui si perpetuano promesse alla città in cui si votano documenti che non verrano mai attuati».

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