Terni, torna in città il festival della poesia

Dal 18 al 20 maggio la quinta edizione dell’evento organizzato dall’associazione Gutenberg che lancia un appello: «Le istituzioni ci aiutino»

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Sandro Penna e Giuseppe Ungaretti: è dedicato al ricordo di due maestri della poesia italiana ed europea del 1900, il TerniPoesia festival 2018 che, dal 18 al 20 maggio a palazzo Gazzoli, grazie all’impegno dell’associazione Gutenberg, tornerà ad animare la vita culturale ternana.

Il calendario «Sarà un programma interessante e selezionato, per un evento che nel suo piccolo si sta affermando come un appuntamento riconoscibile nel panorama cittadino e italiano»: così, martedì mattina, la vicepresidente dell’associazione, Francesca Ordeini, la tesoriera Paola Tarani e il membro del direttivo, Andrea Giuli, hanno presentato il festival di poesia contemporanea, che si snoderà tra concorsi, spettacoli e concerti. ‘La musica breve, il lampo dell’immagine’ è il tema fil rouge della manifestazione, che celebrerà due grandi autori così differenti eppure accomunati dalle preferenza connaturata la verso folgorante, corto, ora più armonico e sonoro, ora più spezzato e tagliente.

Poeti da tutta Italia Si comincia venerdì alle 17, nella sala rossa del Gazzoli, con la premiazione del 10° concorso nazionale di poesia dedicato alla memoria di Luciana Notari, che negli anni ha visto partecipare e vincere autori importanti da ogni parte d’Italia. Poi alle 19 si proseguirà con una passeggiata in via Angeloni, ribattezza ‘la via della poesia’, per la terza edizione di ‘Muri di/Versi’, realizzata dall’associazione Let’s Amore, con lettura di poesie e drink.

Non solo poesia Sabato 19, alle 17 nella sala blu, sarà invece la volta dell’omaggio al poeta umbro ‘Sandro Penna. Una cheta follia’ da parte di Elio Pecora, a sua volta importante poeta e animatore culturale, uno spettacolo già andato in scena al teatro Argentina di Roma. Domenica, infine, sempre alle 17 in sala blu, l’autore-attore-musicista Andrea Chimenti, con ‘Il porto sepolto’, metterà in musica componimenti di Ungaretti, padre dell’Ermetismo, a 130 anni dalla nascita. «Spesso la poesia incute timore ed è relegata ad una cerchia ristretta – ha detto Tarani – ma abbiamo cercato di predisporre un programma che, anche attraverso la recitazione e il canto, potesse aprirsi a tutti».

L’appello Un obiettivo che l’associazione Gutenberg cercherà di portare avanti anche in futuro, nonostante le difficoltà che non vengono nascoste dagli organizzatori del Festival, vista la mancanza di sostegni pubblici. «Ci appelliamo alle istituzioni e ai candidati sindaci – è stato detto dalla vicepresidente Ordeini e da Giuli – affinché siano sensibili al tema della poesia, senza la quale la città è destinata a morire ogni giorno di più. La poesia il suo ruolo di nicchia, ma se viene posta in maniera efficace può raccogliere un pubblico variegato. Non esistono solo lo sport e la musica, se si parla di rinascita culturale di Terni la poesia potrà avere un ruolo importante. Speriamo quindi di poter continuare con tante altre edizioni del Festival» .

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