Terni, tra rifiuti sparsi e antichità traballanti

Quei televisori e quell’immondizia varia abbandonati proprio accanto alle reti di protezione di una torre che rischia di crollare. Il corsivo di Walter Patalocco

Condividi questo articolo su

di Walter Patalocco

Stavolta non è l’ardito accostamento di qualche architetto tra un pezzo di storia cittadina ed un oggetto del moderno design. No, quei due parallelepipedi neri, dotati di una faccia luccicante, sono proprio due televisori. Mezzo smontati e buttati lì, ai piedi della Torre di San Agape, a due passi da via Carrara, in pieno centro di Terni. Una torre medievale, un bene culturale, un monumento che meriterebbe ben altra considerazione.

Chiaro che, così, la raccolta differenziata dei rifiuti non funziona bene. E’ colpa dell’Asm? O del Comune?

E’ anche loro, certamente. Intanto perché a buttare due televisori smontati non può essere la vecchietta del terzo piano, e perciò non dovrebbe essere difficile individuare il responsabile per ‘invitarlo caldamente’ a rispettare le regole del vivere civile, la città in cui vive, gli altri che ci vivono. Uno che tutto questo nemmeno lo considera non merita rispetto e va posto davanti alle sue responsabilità. Tanto più che per rifiuti del genere basta una telefonata all’Asm e la questione è risolta.

Più importante resta, in ogni modo, la prevenzione che si fa attraverso campagne informative battenti e iniziative di sensibilizzazione. Senza stancarsi mai. E con atti concreti che siano d’incentivo, primo fra tutti quello che tocca il portafogli: ossia la bolletta. Non sarà ora di passare ad un sistema di tariffe, che premi chi attua una corretta raccolta differenziata? E’ davvero impossibile elaborare un sistema del genere?

A Terni la tariffazione è basata solo sui metri quadrati di una casa, un ufficio, un negozio, equiparando – per di più – chi butta un chilo di carta alla settimana a chi smaltisce quintali di ogni bendidio. E’ il metodo più negativo, secondo gli esperti. Un metodo che ottiene l’effetto opposto, che più di ogni altro spinge a comportarsi come quel ‘signore’ dei due televisori. Il quale può aver trovato, nel caso specifico, conforto nel modo di fare del Comune e dell’Asm.

Basta vedere com’è tenuta la torre medievale di Sant’Agape: brache di ferro ad evitarne la caduta; transenne chiuse da una rete tutto intorno, e al si là della rete una vera e propria discarica. Discarica che, sì, è imputabile all’inciviltà di chi vi getta l’immondizia, ma anche di chi non interviene per portarla via.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli