Bike sharing a Terni, si punta a febbraio

Rilancio ‘Valentina’: l’obiettivo, anche simbolico, è la riattivazione nel periodo di San Valentino. Ipotesi 1° anno ‘free’ per vecchi abbonati, bici anche all’Ast e ospedale

Condividi questo articolo su

di S.F.

In azzurro le nuove ciclostazioni approvate (foto bicincitta.com)

Viale Brin a pochi passi dall’ingresso Ast, accesso pedonale del ‘Santa Maria’ di Terni, entrata della facoltà di ingegneria in strada di Pentima e parcheggio multipiano di via dei Martiri della Libertà. Quattro nuove ciclostazioni per rilanciare un servizio nato nel 2009 e che nel corso degli anni ha avuto più problemi che note positive: il Comune di Terni, nell’ambito della mobilità sostenibile, punta a far tornare in vita ‘Valentina’ e l’obiettivo – soprattutto simbolico – è riuscirsi in occasione delle festività legate al Santo Patrono della città. Anticipando così l’idea iniziale di riattivare il bike sharing in primavera. Non è l’unica novità.

VERSO IL RILANCIO DI ‘VALENTINA’: COMUNE DÀ VIA LIBERA ALLA 4° NUOVA CICLOSTAZIONE

Si superano le 100 biciclette

‘Valentina’, tanti guai in passato

In un primo momento l’amministrazione comunale aveva stimato una spesa per le tre nuove ciclostazioni di 146 mila 400 euro e invece, alla fine, la partita si è chiusa a quota 88 mila 609 euro. Discreto risparmio rispetto alle attese e allora da palazzo Spada si è proceduto allo step successivo: dare l’ok per la quarta per poco meno di 30 mila euro. Se tutto fila liscio Terni ci sarà un ‘Valentina’ da diciotto ciclostazioni e più di 100 biciclette. Poi per la manutenzione e l’effettiva riuscita del servizio sarà da vedere considerati i numerosi guai registrati dal 2009.

LO STOP E LA CAUSA, L’EX ASSESSORE GIACCHETTI NEL 2017: «COLPA DI UNA FATTURA DA 36 MILA EURO». IL PROBLEMA DEI PANNELLI PUBBLICITARI

La storia

Marzo 2015, quando le bici c’erano

Da ricordare che il bike sharing a Terni è nato nel 2009 con cinque ciclostazioni e 35 biciclette a disposizione. Quattro anni dopo, nel 2013, il primo rilancio con l’aggiunta di nove ciclostazioni e un numero complessivo di mezzi a disposizione che ha toccato quota 79; nello stesso anno ci fu l’accordo con la società piemontese Bicincittà s.r.l. per la gestione – a costo zero per l’amministrazione comunale – del parco impianti valevole per dodici anni in cambio di spazi pubblicitari per 300 metri quadrati. Il resto è storia ben più conosciuta: disservizi, mezzi rubati, gomme sgonfie e servizio – eufemismo – a singhiozzo.

I PROPOSITI DI INIZIO 2015 E IL PROBLEMA FURTI

Il possibile omaggio

La mappa delle ciclostazioni al 2015

La vera novità è legata tuttavia all’intenzione del Comune – c’è già l’ok dei tecnici, anche perché si tratta di tagliare pochi euro – nei confronti dei ‘vecchi’ abbonati del servizio che, a fine 2013, avevano superato le 600 unità. Per loro potrebbe esserci un primo anno ‘free’ senza necessità di pagare la quota annuale di 10 euro, utile per entrare in possesso della tessera a microchip; c’è poi la ricarica minima di 5 euro per i costi di noleggio a deconto. Le quattordici ciclostazioni esistenti sono in piazzale Bosco, piazza Tacito, piazza Europa, piazzale Staino, via Prati, largo Manni, largo Villa Glori, largo Micheli, via Vannucci, via Bramante, piazza Alighieri, piazza Buozzi, via Garibaldi e corso del Popolo.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli