‘Terni Verde’, Comune: «Cittadini, donate»

Progetto miglioramento urbano 2018-2023, via libera all’avviso pubblico per la campagna donazioni. Minimo 50 euro. Curiosità dedica

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Forestazione urbana, messa a dimora di alberi per un miglioramento del contesto attuale e rinnovare il patrimonio arboreo della città. Sono le basi – da non dimenticare gli abbattimenti già effettuati e quelli, ulteriori, possibili – del progetto ‘Terni Verde 2018-2013’, lanciato di recente dagli assessori Benedetta Salvati ed Enrico Melasecche: il Comune, in tal senso, dà il via libera all’avviso pubblico con il quale, in sostanza, si chiede ai cittadini di dare una mano. Come? ‘Regala un albero alla tua città’, il nome dell’iniziativa per avviare la campagna di donazioni da parte dei ternani. Si parte da un minimo di 50 euro e non è «prevista una quota massima di erogazione per ogni inizativa».

TERNI E FORESTAZIONE URBANA: POSSIBILI, ULTERIORI ABBATTIMENTI DI ALBERI E MESSA A DIMORA DI 168 ESEMPLARI

In cosa consiste e la motivazione: «Coinvolgimento di soggetti privati è strategico. No pubblicità»

Benedetta Salvati

Il Comune dà vita ad una procedura di messa a dimora degli alberi «quale contributo al miglioramento urbano, i cui oneri siano posti a carico di cittadini/e, imprese od associazioni per finalità celebrative o commemorative». La motivazione alla base del ragionamento è sempre il solito: «La drammatica situazione delle finanze pubbliche, ancora più marcata in settori ritenuti non prioritari come quello del verde pubblico, rischia di trasformare queste attività di programmazione in esercizi teorici, perché, a fronte di risorse sempre minori, si è costretti a concentrare prioritariamente sulle attività connesse alla sicurezza degli alberi e degli utenti, privilegiando quindi le potature ed il controllo della stabilità del patrimonio arboreo adulto. In uno scenario di questo tipo, il coinvolgimento di soggetti privati (singoli cittadini ed imprese) nelle politiche di forestazione urbana diventa strategico perché consente di sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti dell’importanza degli spazi verdi e della componente arborea e, allo stesso tempo, di poter usufruire del loro contributo economico. All’iniziativa possono aderire privati cittadini, singoli o associati, enti privati non profit, aziende, purché non intendano associare la donazione a comunicazioni pubblicitarie. In tal caso le iniziative sono possibili nell’ambito della sponsorizzazione di progetto».

TERNI VERDE E LIBRO VERDE, LE IDEE

Gli step e il limite minimo: «Quota minima 50 euro». Il ‘Libro Verde’ e il marchio

I soggetti interessati dovranno presentare un’istanza scritta al Comune e, da quel momento, seguirà una serie di incontri con i tecnici competenti per «l’individuazione dell’area e del tipo di pianta da mettere a dimora, nel rispetto delle volontà del donatore e delle esigenze tecniche dei gestori». Per quel che concerne l’esborso economico, l’amministrazione sottolinea che «che il costo di una pianta va da un minimo di 200 ad un massimo di 700,00 euro a seconda della dimensione e del tipo di pianta (la cifra comprende il costo della fornitura, della sua messa a dimora e della sua manutenzione biennale in garanzia). Pertanto, l’offerta spontanea da parte dei soggetti interessati prevede una quota minima di 50 euro, necessaria per attuare gli interventi pianificati dal Comune di Terni. Il piantamento verrà realizzato da ditte specializzate che lavorano per conto del Comune entro la primavera successiva alle donazioni; l’inserimento della manutenzione biennale è la soluzione migliore per affermare maggiori garanzie di riuscita del progetto. I cittadini – viene specificato – possono assistere alle operazioni di messa a dimora e la pianta sarà riconoscibile grazie all’affissione di una targhetta creata ad hoc e mediante pubblicazione su una sezione internet dedicata denominata ‘Libro Verde’ della città di Terni (naturalmente salvo i casi in cui i soggetti vorranno rimanere anonimi per ragioni di privacy per cui verranno riportate solo le iniziali dei nomi e cognomi o della ragione sociale)».

La scelta, piantumazione e crowdfunding

Il funzionario Federico Nannurelli

Una volta concordata la pianta e lo spazio, si passa al passaggio successivo: «Ogni iniziativa – prosegue il Comujne – annuale si apre dal mese di maggio fino al 20 dicembre, in modo che nei mesi successivi alla chiusura dell’iniziativa (gennaio, febbraio dell’anno successivo) si possano predisporre gli atti necessari per realizzare la messa a dimora (tra febbraio e aprile), degli alberi donati l’anno prima. Non sarà possibile la donazione dell’albero acquistato direttamente da un soggetto interessato perché l’iniziativa prevede che l’albero venga acquistato e posto in opera dal Comune di Terni, nel rispetto delle procedure di gara ad evidenza pubblica. Il Comune di Terni si occuperà di scegliere gli alberi idonei a sopravvivere nell’ambiente urbano con tutte le caratteristiche indicate dal progetto di forestazione urbana; gli alberi donati verranno messi a dimora tutti insieme nei primi mesi dell’anno successivo alla donazione. L’amministrazione comunale ha ritenuto di non prevedere dei vincoli sul taglio economico della quota di erogazione economica perché vuole  stimolare maggiormente a donare, favorendo la partecipazione e il crowdfunding (finanziamento collettivo), nella speranza di raggiungere la raccolta di somme più importanti, al fine di aumentare ulteriormente il numero di alberi da piantare in città». E se non si sceglie il tipo di albero da piantumare «si provvederà d’ufficio».

La dedica da massimo 100 caratteri

C’è anche la curiosità legata alla dedica: «Una targhetta contrassegnerà gli alberi donati, una volta piantati; viene apposta sul tutore e non sul tronco, in un periodo successivo al giorno della messa a dimora. La targhetta ha dimensione di centimetri 8×8, e reca una indicazione generica uguale per tutti gli alberi: ‘Terni Verde anno x – Albero donato da cittadini che amano il verde’. Non è possibile per l’amministrazione prevedere targhette personalizzate con la dedica. La dedica viene riportata nel ‘Libro Verde’  – registro donatori di alberi (qualora richiesto, con dati oscurati per la privacy) e sull’attestato di donazione. La dedica non può superare i 100 caratteri».

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