Verde pubblico
L’avvio del provvedimento è stato assunto con una delibera firmata giovedì mattina dal commissario straordinario Antonino Cufalo: il Comune di Terni ha deciso di annullare, come atto di autotela, la gara di appalto comunale per il servizio biennale (rinnovabile per ulteriori 12 mesi) di manutenzione del verde pubblico e del decoro urbano, per la quale lo scorso 7 febbraio erano state aperte le buste.
VERDE PUBBLICO: TUTTE ESCLUSE CON UNA ECCEZIONE, L’UNICA UMBRA
Antonino Cufalo
Alla base della decisione ci sarebbe un ‘difetto di concorrenza’ perché, appunto, dopo la prima fase della gara erano state ‘tagliate’ sei società su sette: l’unica rimasta in gara era un Raggruppamento temporaneo d’imprese con mandatario – la società cooperativa ‘Sopra Il Muro’, presidente Giampaolo Tomassoli – di Gualdo Tadino. A farne parte le società cooperative Alis, Ultraservizi, Gea e So.l.co. (tutte mandanti, ternane).
Federico Nannurelli (al centro), ex Rup della gara
Il ‘taglio’ era avvenuto per lo stesso motivo: la non idoneità «ai fini del soddisfacimento del requisito dell’iscrizione all’albo nazionale dei gestori ambientali nella categoria 1 classe B, come richiesto dai documenti di gara». A farne le spese erano state la Isam s.r.l, la Flora Napoli s.r.l., la La Molinella s.n.c., il Raggruppamento temporaneo d’imprese composto da Gruppo Stazi Mariano s.r.l., Flaminia Garden s.r.l e La Gardenia s.r.l., l’Associazione temporanea d’imprese formato da Vivaio Torre Gaia, Bg Ambiente s.r.l. e Trash s.r.l. e la D.R. Multiservice s.r.l.. In sostanza viene ‘contestata’ la poca partecipazione e la carenza di concorrenza.
