Terni, verde pubblico: «Integrazione tardiva»

C’è la determina di annullamento della gara con tutti i vizi nel bando, nel capitolato d’appalto e nei documenti di gara. Attesa per indizione nuova gara

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La procedura era stata avviata a metà marzo post esclusione di massa – sei su sette ditte in lizza, quella rimasta era l’unica umbra – per la mancanza dello stesso requisito e il ricorso al Tar dell’Umbria di una delle non ammesse. Ora il Comune ha concluso l’iter di annullamento d’ufficio in autotutela della gara per il servizio di manutenzione del verde pubblico e del decoro urbano di Terni: tutto in standby in attesa dell’indizione di una nuova gara. In fase di perfezionamento la documentazione.

IL COMUNE OPTA PER L’ANNULLAMENTO DELLA GARA (APPALTO BIENNALE, RINNOVABILE)

LA DETERMINA PER L’ANNULLAMENTO IN AUTOTUTELA: VIZI, RICORSI E NUOVA GARA

Palazzo Spada

Il Comune di Terni ha sancito l’annullamento della gara specificando che nel bando, nel capitolato d’appalto e nei documenti di gara «sono presenti vizi che ne potrebbero inficiare la validità ed esporre il Comune di Terni a conseguenze gravi e pregiudizievoli». Nell’atto firmato dal dirigente Andrea Zaccone viene sottolineato che «a differenza di quanto stabilito, gli ulteriori chiarimenti introdotti autonomamente dalla stazione appaltante sono stati pubblicati sul profilo di committente in amministrazione trasparente in data 2 febbraio 2018, vale a dire solo quattro giorni prima del termine di scadenza per la presentazione delle offerte fissato per le ore 12 del 6 febbraio 2018». Il 29 gennaio la cooperativa sociale Ultraservizi aveva presentato istanza di precontenzioso all’Anac, mentre la Flora Napoli il 12 marzo si era fatta avanti per richiedere l’annullamento in autotutela della determinazione di ammessi/esclusi dalla gara; nella stessa giornata il Tar Umbria aveva accolto l’istanza di misura cautelare e sospensione del procedimento – presentato da tre escluse – fino al 27 marzo, quando c’è stata la camera di consiglio a Perugia per valutare la situazione. Ma c’è stato il rinvio.

L’ESCLUSIONE DI MASSA DALLA GARA

Il problema tempi Alla base della questione infatti c’è il paragrafo 2.2 del disciplinare di gara che, come ricorda il Comune, dice che «tutte le richieste di chiarimento presentate in tempo utile verranno fornite almeno sei giorni prima della scadenza del termine fissato per la presentazione delle offerte, mediante pubblicazione in forma anonima». E dunque il 2 febbraio era già una data fuori tempo massimo per la specifica riguardante i requisiti di idoneità d’iscrizione all’Albo nazionale dei gestori ambientali: «La stazione appaltante – si legge – ha precisato che la classe di iscrizione prevista per Comuni come Terni e quindi con numero di abitanti superiore a 100 mila e fino a 500 mila è la classe B». Dettaglio che poi ha escluso sei delle sette concorrenti in gara.

«ECCOME COME E’ ANDATA, AVEVAMO GIA’ SEGNALATO VIZI»

Le criticità E dunque ecco che è sorto il problema: «Il chiarimento pubblicato di propria iniziativa dalla stazione appaltante in data 2 febbraio 2018 inerente la specificazione della classe di iscrizione all’Albo nazionale dei gestori ambientali, è tra quelli non pubblicati non entro il termine previsto dei sei giorni antecedenti la data di scadenza del termine per la presentazione delle offerte; non è stata concessa alcuna proroga al termine di scadenza per la presentazione delle offerte al fine di consentire ai concorrenti di prendere atto della tardiva integrazione da parte della stazione appaltante e di formulare idonee offerte; il chiarimento in oggetto introduce un elemento nuovo che comporta una modifica sostanziale dei requisiti di partecipazione previsti nella lex specialis». Poi una serie di altre considerazioni di stampo tecnico sul disciplinare di gara dove, ad esempio, si parla anche di suscettibilità per la «previsione di due trattori con dotazione di trincia-rasaerba-braccio (taglio erba bordi stradali) e della piattaforma con braccio di almeno 18 metri (l’appalto ha per oggetto la manutenzione del verde pubblico cittadino esclusi gli alberi)».

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