Via Montefiorino: «Strada rovinata»

Terni, lavori per Cospea 2 e transito di mezzi: «Disagio in particolar modo per chi vive nei palazzi di fronte. Spero che poi rimettano tutto a posto»

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«C’è un grande disagio, in particolar modo per chi abita nei palazzi che si affacciano sul cantiere». Lavori per la realizzazione di Cospea 2 e cittadini dell’area coinvolta ‘su di giri’, ci risiamo: nel mirino c’è la condizione del piano stradale in via Montefiorino, rovinato – secondo chi in quella zona ci vive – dal costante passaggio di mezzi pesanti.

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Il problema e la speranza

In attesa che si concludano i lavori per il nuovo centro commerciale (nuova deadline in primavera dopo gli slittamenti del 2018), c’è chi fa notare come via Montefiorino sia peggiorata da quando è aumentato il viavai: «L’inizio della strada è disastrata per via del continuo passaggio di mezzi pesanti, ormai è un colabrodo e non parlo solo di buche. La strada – spiega Bruno Scatolini – da noi quando venimmo ad abitarci, con i nostri soldi: sono state fatte delle ‘trincee’ per far passare i cavi dell’alimentazione elettrica e poi coperte state coperte con bitume. Hanno scavato e fatto dei cuniculi. Spero e mi auguro che dopo tanto disturbo rimettano in sesto la strada, ma ancora non se ne vede la fine. L’assessore Enrico Melasecche disse che dopo i lavori le ditte avrebbero rimesso a posto tutto, vediamo. L’auspicio è che torni come stava all’inizio».

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«Una strada di cantiere»

Il cantiere sul lato di via Montefiorino

Una situazione da ‘sopportare’ ancora per diverso tempo: «Betoniere e mezzi pesanti transitano di continuo, con una quantità incredibile di cemento versato. Di fatto è diventata una strada di cantiere perché vanno nella parte superiore dell’area e in special modo nell’ultimo anno il livello del piano stradale è peggiorato. Le tracce fatte ritengo non siano state fatte nel migliore dei modi. Ripeto, in cuor mio spero che quando la struttura andrà a compimento tutto sarà risolto. Dovevano terminare – l’amara constatazione – prima per la fine del 2018 e quindi per San Valentino, ma siamo ancora qui».

 

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