Cantiere via Urbinati: «Riapertura a breve»

Area Santa Maria Maddalena a Terni, soliti problemi. L’annuncio di Melasecche. Il comitato: «Sì, ma attendiamo i fatti». Focus su certificati, area verde e viabilità

Condividi questo articolo su

«Sì, la narrazione dell’assessore ci fa piacere. Però noi attendiamo i fatti e vigileremo perché dopo dieci anni di residenza non abbiamo risulto nulla». Questa la risposta di Luca D’Abramo – uno dei due rappresentanti del comitato di quartiere Santa Maria Maddalena a palazzo Spada, Stefano Romani l’altro – in seguito al consueto, lungo intervento di Enrico Melasecche in merito alla situazione di stallo nell’area: focus in I° commissione sullo sblocco dei certificati di agibilità, il completamento della viabilità interna ed esterna, l’illuminazione, l’area verde attrezzata, via degli Arroni e i lavori di via Urbinati. E su quest’ultimo tema arriva l’annuncio: «Da oggi a quindici giorni il cantiere presumiamo che possa riaprire, è già formalizzato il rapporto con la nuova impresa». Vedremo se andrà tutto liscio.

VIA URBINATI: IL COMUNE FORZA LA MANO, RISOLUZIONE CON LA AP COSTRUZIONI. RIFIUTATO L’ACCORDO CONSENSUALE

I perenni guai

Le problematiche dell’area sono note da anni – sopralluoghi e interventi in commissione consiliare non sono mancati dal 2014 in avanti – e il guaio è che di step concreti non ce ne sono stati. Risultato? Proteste periodiche dei residenti, annunci di risoluzione caduti nel vuoto e quartiere che alza la voce. «Per l’area ovest – ha esordito Romani – c’è bisogno di sbloccare i certificati di agibilità e occorre in tal senso l’adeguamento della rete fognaria per un costo di 9 mila euro. Per l’area est invece la situazione si è sbloccata e stanno arrivando i certificati. Ricordo inoltre che le convenzioni sono scadute ad aprile 2018 ed è tutto fermo, la zona è incompiuta. Per quel che concerne via Villa Fongoli ci sono da completare le opere di urbanizzazione primaria e secondaria, la strada è allucinante». Grande attenzione per l’area verde: «C’è un campetto in stato di abbandono, di fatto. Vorremmo la riqualificazione perché lì ci sono circa 400 famiglie con molti bambini: non hanno una zona dove poter giocare e in più si presenta il problema dei parcheggi. Ripeto, era tutto previsto nella convenzione, compresa la realizzazione di una ‘clubhouse’ ad uso pubbico. Non c’è niente, anche a livello commerciale». Tutto bene l’illuminazione? Nemmeno per sogno. «In via dei Pressio Colonnese si accende un’ora più tardi e si spegne in anticipo, c’è da intervenire». Infine via degli Arroni: «Manca l’asfaltatura negli ultimi cento metri».

LA PROPOSTA DELL’AP COSTRUZIONI E IL ‘NO’ DEL COMUNE

Melasecche e via Urbinati

Da prassi l’assessore – accanto a lui la ‘collega’ del verde pubblico, Benedetta Salvati – parte da lontano e poi arriva al nocciolo della questione: «Le convenzioni stipulate – rassicura – saranno fatte in maniera tale per evitare che si ripetano i problemi già vissuti con i costruttori nei momenti di crisi. Per i lavori di via Urbinati c’è stata un’azione di chiusura del rapporto che c’era con l’impresa impegnata perché tergiversava da anni e il Comune non può essere debole in questi casi. Già contattata la ditta che era dietro in graduatoria, stanno accettando: la consegna non è stata effettuata, ma da oggi a quindici giorni il cantiere può riaprire. E si tratta di un’impresa di Terni, è stato già tutto formalizzato». Presenti in commissione anche il dirigente Marco Fattore e l’architetto del Comune Antonino Cuzzucoli.

LA REPLICA DELL’AP COSTRUZIONI: «COLPA DEL COMUNE DI TERNI»

Petrollini e il ‘live’ con Asm

Si passa poi alle agibilità: «Ho parlato con il legale dell’impresa Petrollini – proprietaria dell’area insieme al Comune, specifica Melasecche – e sono disponibioli a realizzare la fognatura, non c’è alcuna questione legata agli espropri. Lavori a stretto giro, si avvia a soluzione il guaio riguardante il rilascio delle agibilità. Si potranno assegnare a conclusione delle opere di urbanizzazione». Poi, osservato da una divertita Salvati (anche a causa di un precedento scambio scherzoso tra Patrizia Braghiroli del M5S e la presidente della I° commissione, Sara Francescangeli, su un ‘conflitto d’interessi’ per la residenza dell’esponente leghista), fa sapere di aver contattato live «il direttore dell’Asm Tirinzi per la risoluzione del problema in via dei Pressio Colonnese, ha risposto». Poi si riparte su un tema più delicato: «Stiamo procedendo all’escussione della fideiussione da 1,1 milioni di euro per realizzare ciò che era previsto nella convenzione, compresi i parcheggi, le strade e l’area verde. Tutto sarà puntualmente fatto. La pratica è stata aperta e l’impresa – si parla della lottizzazione di Santa Maria Maddalena – sta facendo resistenza. Bisogna arrivare alla definizione della differenza tra lavori effettuati e quelli da fare, di certo ci sarà da discutere. Cerchiamo di accelerare intanto».

L’APPELLO DELL’APRILE 2018 DEL COMITATO

«Struttura comunale allo sbando»

In chiusura poi riecco uno dei leitmotiv che Melasecche spesso tira fuori per ricordare la situazione dell’ente. «Non è semplice, abbiamo una struttura comunale allo sbando. Con la quota 100 mi si dice che ci sono 100-180 che potenzialmente potrebbero andare in pensione e a ciò si aggiunge il problema dei dirigenti, è drammatico. Stiamo facendo i concorsi». Non si fa attendere la replica di Valdimiro Orsini del Pd: «Sì, ma le carenze c’erano anche con la vecchia amministrazione e voi siete in una posizione favorevole perché ora avete modo di ridisegnarla. Stesso discorso per i lavori dell’area di Santa Maria Maddalena: sono scadute le convenzioni e ciò vi dà modo di agire». La Braghiroli invece puntualizza che si tratta della «prima volta che sento l’amministrazione attuale parlare di quella zona e non sono piccole cose come afferma Romani». Gli annunci sono sul tavolo, ora c’è da aspettare per vedere gli atti concreti.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli