Terni: «Violentatore? Non dà l’impressione»

Incontro in carcere fra il 18enne egiziano arrestato per lo stupro al Chico Mendes e il suo legale: «Come l’ho trovato? Sereno»

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Ramy Hakim

«Come l’ho trovato? Sereno. Afferma che lui con quelle accuse non c’entra nulla e che spiegherà tutto al giudice che lo interrogherà lunedì. L’impressione, parlandoci, è di un ragazzo che con il profilo criminale del violentatore, nulla c’entra». È sintetico l’avvocato Andrea Solini dopo l’incontro, avvenuto nella tarda mattinata di lunedì nel carcere di Terni, con il proprio assistito: il 18enne egiziano Ramy Hakim. Il giovane è stato arrestato giovedì dai carabinieri di Terni su ordine del gip Margherita Amodeo – e su richiesta della procura di Terni – per la violenza sessuale compiuta all’alba di domenica 30 giugno ai danni di una 20enne di Terni, all’interno del parcheggio del parco Chico Mendes. «Ovviamente – aggiunge il legale – ciò che ha da dire al giudice, non possiamo anticiparlo. Ma lunedì chiarirà tutta una serie di aspetti».

STUPRO A TERNI, 18ENNE EGIZIANO IN CARCERE
TERNI, VIOLENZA AL CHICO: RICERCATO UN RAGAZZO

L’avvocato Andrea Solini

Chi è

Il ragazzo, giunto in Italia nell’ambito del progetto Sprar riservato all’accoglienza di minorenni non accompagnati, una volta diventato maggiorenne si è poi stabilito a Terni, lavorando anche presso un bar cittadino. L’accusa di violenza sessuale mossa dagli inquirenti, ed avallata dal gip che ha disposto per lui la custodia cautelare in carcere, si fonda su più elementi. A partire – fatto salvo il riconoscimento fotografico ed il ritrovamento di ciò che il 18enne indossava quella sera – dal racconto della giovane, finita in ospedale dopo il rapporto sessuale avvenuto contro la sua volontà («Mi ha costretta, ho paura» era stato il messaggio immediatamente inviato all’amica del cuore) e poi visitata dai sanitari del ‘Santa Maria’ che avevano riscontrato la violenza. Altri elementi potrebbero giungere dalle perizie che verranno eseguite nei prossimi giorni sempre nel contesto dell’indagine. Prossimo passo, l’interrogatorio di garanzia fissato per lunedì alle 10.30 in carcere.

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