Terremoto, la Lega: «Lavorare in fretta»

Nove senatori in visita nelle zone dell’Umbria colpite dal sisma: «La ricostruzione di Norcia e degli altri borghi non può durare nel tempo, così come il Paese deve rimettersi in moto»

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«L’Italia è come le zone terremotate, fa fatica a rimettersi in piedi. La ricostruzione di Norcia e degli altri borghi non può durare nel tempo, così come il Paese deve rimettersi in moto», così il senatore Stefano Candiani, che con Roberto Calderoli e altri sette senatori della Lega Nord ha visitato mercoledì le zone terremotate della Valnerina umbra – e in particolare a Norcia, Campi e Castelluccio – oltre a quelle del Lazio.

La visita I senatori leghisti hanno messo in evidenza che la decisione di stare «fuori dal Parlamento e in mezzo alla gente» nasce «non soltanto per protesta contro un atto gravissimo da parte della magistratura verso il terzo partito italiano – ha detto Gian Marco Centinaio, riferendosi al blocco dei conti correnti imposto al partito guidato da Matteo Salvini – ma anche e soprattutto per testimoniare vicinanza alle popolazioni che hanno subito danni dal sisma. E le cose che non vanno le tradurremo in interrogazioni parlamentari».

IL TERREMOTO

Nessuna differenza La battaglia, ha detto i senatore Fedriga, «non riguarda un colore politico. I controlli vanno fatti, ma non possono bloccare la ricostruzione. Siamo a disposizione per qualunque cosa. Prima di tutto per la zona franca, garantendo il 100 per cento dell’esenzione fiscale, cosa che al momento non è prevista dalla circolare del Mise. Siamo continuamente in contatto con i sindaci delle aree del cratere, ovviamente bisogna avere l’onestà intellettuale di distinguere le aree maggiormente colpite rispetto a quelle colpite in modo meno duro e fare interventi immediati».

«Sindaci protagonisti» Per i senatori leghisti «in questo momento i politici e il governo devono mettersi a disposizione degli amministratori locali. Non si può pensare che il governo o le Regioni dicano ai sindaci, che vivono questa situazione sulla loro pelle, come devono agire. Dobbiamo ascoltare e rispondere alle richieste che arrivano, sia per le infrastrutture, sia per le questioni fiscali, sia per quanto riguarda la ricostruzione degli edifici. Nominare sindaci subcommissari – ha concluso il capogruppo alla Camera della Lega – sarebbe stata sicuramente una scelta saggia».

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