ThyssenKrupp Ast, elezioni per il futuro

Terni, da martedì a giovedì si vota per la nuova Rsu: 27 posti disponibili ed a contenderseli sono i rappresentanti di sei sindacati diversi

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Iniziamo dai numeri, tanto per dare l’idea. Tre: è il numero dei giorni – da martedì 21 a giovedì 24 – nei quali si voterà. 2400, circa: è il numero di persone che potranno esprimere la propria preferenza. 400, circa: i candidati. Tre: le categorie – operai, impiegati e quadri – nelle quale si suddividono. 27: i posti disponibili. Sei: i sindacati coinvolti.

Le elezioni Queste le cifre relative alle elezioni per le nuove Rsu della ThyssenKrupp Ast di Terni. Elezioni che presentano alcune importanti novità rispetto al passato. A cominciare dalla riduzione del numero dei lavoratori che verranno chiamati a farne parte: rispetto a quella uscente – eletta nel 2014 – ci saranno sei delegati in meno. E a contendersi i posti, stavolta, ci sarà un sindacato in più, l’Usb.

Il precedente Cinque anni fa la Fim Cisl, con 887 voti su 2434 voti espressi, il sindacato più votato (e ottenne 12 delegati: nove operai, due impiegati ed un quadro). Alla Fiom Cgil andarono 723 voti (dieci delegati: nove operai e un impiegato). La Uilm Uil chiuse con 462 voti (sei delegati: cinque operai e un impiegato). Alla Fismic andarono 235 voti (quattro delegati: tre operai e un impiegato). La Ugl ottenne 127 voti (un delegato).

Le posizioni Nei giorni scorsi quasi tutti i sindacati hanno evidenziato quelle che – rispetto ad una base che potremmo definire ‘comune’ di rivendicazioni – sono le differenze sostanziali che li caratterizzano: la Fiom Cgil ha puntato sulla «assenza di riciclati» nella propria lista; la Fim Cisl ha ricordato l’impegno «in difesa della fabbrica»; la Fismic ha consegnato la petizione con «oltre 2.000 firme» per l’amianto; l’Usb ha messo in evidenza la necessitò di affermare quanto «ThyssenKrupp Ast sia decisiva per il Paese».

Le aspettative Inutile sottolineare quanto importante sia questa tornata elettorale all’interno della più importante realtà produttiva della regione: tra un anno terminerà la validità dell’accordo siglato al Mise a dicembre 2014; nei prossimi mesi dovrebbe arrivare a conclusione la fusione tra ThyssenKrupp e Tata Steel e si dovrà gestire il futuro di Acciai Speciali Terni che resterà fuori dall’affare, ma difficilmente vivrà in maniera autonoma; le questioni ambientali e i rapporti con il territorio dovranno essere definiti con precisione. Queste, per cominciare – e senza trascurare gli aspetti legati alla gestione del personale – le incombenze della nuova rappresentanza sindacale unitaria – probabilmente – figlia di sei mentalità diverse. Non sarà una passeggiata di salute.

 

 

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