ThyssenKrupp Ast, Fiom: «No ai riciclati»

Terni, i metalmeccanici della Cgil alla vigilia del voto per il rinnovo delle Rsu. Claudio Cipolla: «I nostri candidati sono persone per bene, su altri non posso parlare»

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Se ci fossero ancora dei dubbi sul clima che regna, alle acciaierie di Terni, a pochi giorni dalle elezioni per il rinnovo delle Rsu (le rappresentanze sindacali, che magari saranno ‘unitarie’ dopo il voto del 21, 22 e 23 novembre. Perché prima sono tutt’altro) il segretario della Fiom Cgil, Claudio Cipolla, li ha spazzati via in un secondo.

Claudio Cipolla

I «transfughi» Dopo aver rivendicato che «se ThyssenKrupp Ast chiuderà il bilancio 2017 in attivo, il merito è dei lavoratori e de chi li ha rappresentati durante la trattativa che ha portato all’accordo del 2014 e dopo», Cipolla ha lanciato proprio il tema delle elezioni e non l’ha ‘toccata piano’: «Noi ci presentiamo a testa alta – ha scandito – e tutti i nostri candidati sono persone per bene, su altri non posso parlare, ma da noi di sicuro non ci sono transfughi da altre organizzazioni. Noi diciamo quello che vogliamo fare e non giudichiamo quello che altri hanno fatto in passato». 

«Impegni concreti» Prima e dopo, il segretario ha parlato di quello che, secondo lui, deve avvenire all’interno della fabbrica ternana «ed è su questo che lavoreranno i nostri iscritti che saranno eletti come delegati: si dovrà avviare subito la contrattazione secondo livello, perché un’azienda con il bilancio in attivo non ha più alibi e dovrà assumere impegni concreti per il sito di Terni».

I temi Cipolla li ha indicati «per titoli, dico che si dovrà fare chiarezza sugli aspetti commerciali, su investimenti che superino l’accordo del 2014 e mi riferisco al nuovo laminatoio per incrementare la produzione di ‘freddo’, la stabilizzazione dei circa 100 lavoratori interinali che attualmente operano all’interno del sito, un definitivo chiarimento sulla politica degli appalti ed una normalizzazione dei rapporti tra noi e il management. Se questo si farà nel 2018 potremo parlare in termini positivi, visto che alla fine dell’anno prossimo termina il periodo di applicazione dell’accordo al Mise».

Francesca Re David

La segretaria Francesca Re David, la segretaria nazionale del sindacato dei metalmeccanici della Cgil, che ha preso parte all’iniziativa di mercoledì mattina a Terni insieme al segretario generale della Cgil Umbria, Vincenzo Sgalla ed a Rosario Rapèa della Fiom nazionale, ha ricordato che «la Fiom è fatta dai suoi delegati e ha come caratteristica fondamentale e distintiva il legame stretto con le lavoratrici e i lavoratori, dentro i luoghi di lavoro. Ecco perché il voto in una fabbrica importante come Ast, strategica per la siderurgia italiana, è un momento fondamentale».

L’INTERVISTA A FRANCESCA RE DAVID – IL VIDEO

Terni e la crisi Il segretario generale della Cgil di Terni, Attilio Romanelli, è tornato sul tema ‘transfughi’, che evidentemente è un nervo scoperto: «Assistiamo a cambiamenti di schieramento fatti solo per interessi personali», ha detto, prima di allargare il discorso: «La Camera del lavoro, da sola, ha posto temi che ora sono condivisi e questo non può che farci piacere, anche se leggiamo delle interpretazioni, sui numeri della crisi, che definire ‘fantasiose’ è il minimo». Poi una frecciata a Stefano Neri: «Sull’area di crisi complessa eravamo soli e lui quando era presidente di Confindustria Terni diceva che il riconoscimento sarebbe stato dannoso per il territorio, ma adesso chiede di poter accedere ai contributi», mentre un messaggio lo ha inviato anche alla Fondazione Carit; «Abbiamo chiesto un cambio di filosofia e abbiamo ottenuto un primo passo, con un nuovo modo di rapportarsi con il territorio, ma non basta e insisteremo perché si faccia di più e meglio».

L’ambiente Nell’annunciare l’iniziativa di venerdì prossimo dedicata all’ambiente – «organizzata in forma unitaria con Cisl e Uil», ha rimarcato – Romanelli è tornato su un tema importante: «Si deve intervenire in fretta sull’area di Pentima, Ci sono dei soldi fermi e che dovevano essere utilizzati per il fitotrattamento, che non è mai partito e vorremmo sapere chi, in Comune, si oppone. Mentre sul progetto per il trattamento delle scorie di Ast è calata una cappa di silenzio inquietante, ma se non si interviene subito questi problemi possono diventare drammatici per il sito». Senza dimenticare, ha detto ancora il segretario della Cgil, che «l’inquinamento dipende per gran parte dal traffico dei mezzi pesanti in città e che completare e rendere operativa la base logistica di Maratta potrebbe contribuire in maniera decisiva al miglioramento della situazione».

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