Tk-Ast, il dramma dei vigilantes

Le retribuzioni delle circa 50 guardie giurate della Cesar, dice la Filcams Cgil, «risultano ferme al mese di settembre 2014»

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La tensione, alla Tk-Ast, non è solo quella relativa a quanto accade all’interno dei reparti di produzione. La Filcams Cgil, infatti, «denuncia la grave situazione nella quale si trovano i lavoratori della Cesar, azienda ternana operante nel settore dei servizi di vigilanza privata e operante, principalmente, all’interno delle acciaierie di Terni».

Niente paga Le retribuzioni delle circa 50 guardie giurate della Cesar, dice il sindacato, «dopo qualche sussulto, risultano ferme al mese di settembre 2014. Il motivo pare riconducibile alla interruzione del flusso economico da parte della Tk-Ast (in termini di pagamenti o della possibilità, per le aziende, di procedere con le operazioni di anticipo fatturazione). Ironia della sorte, per la particolare condizione di ‘guardie giurate’, operanti con decreto e porto d’armi rilasciati dalla prefettura, per i lavoratori della Cesar è stato impossibile manifestare il loro dissenso rispetto al trattamento che la politica di Tk-Ast relativa alle aziende in appalto gli stava riservando durante l’arco della vertenza che ha contraddistinto gli ultimi mesi del 2014».

Gli straordinari Addirittura, insiste la Filcams, «risulta sia stato chiesto di aumentare la presenza di guardie nelle portinerie di Ast e Tubificio, con il conseguente ricorso a lavoro straordinario, durante le fasi ‘calde’ della vertenza. Ulteriore danno, ulteriore beffa. Perché quando quella fase è finita, i lavoratori della Cesar hanno continuato a stare sulla graticola. E continuano a starci, ancora oggi. Per alcune guardie della Cesar, lo spauracchio dello sfratto per morosità è dietro l’angolo, mentre per altri l’emergenza è legata al taglio delle forniture di gas e luce».

L’appello La Filcams Cgil di Terni, «dopo aver portato a conoscenza dei fatti le istituzioni locali e regionali, nel denunciare il gravissimo stato dei fatti riguardante i lavoratori della Cesar, chiedendo una attenzione particolare che porti alla conclusione positiva di tale insostenibile stato di cose, non esclude ulteriori e più incisive azioni nei prossimi giorni».

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