Todi, albero sradicato: ‘pasticcio’ di Natale

Bufera dopo che l’associazione che doveva curare gli addobbi è stata costretta a rimuovere il pino perché non si reggeva in piedi. Ranchicchio: «Io non c’entro»

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E’ accaduto tutto nell’arco di poche ore. Una piazza, una web cam e le solite tifoserie da social network. Stavolta, però, potrebbero esserci pure dei risvolti legali, mentre la città, tutt’intorno, sembra ingarbugliata in un dibattito che non finirà certo con le festività natalizie.

Gli eventi di Natale L’ennesima vicenda che, su Facebook, si trasforma in una vera e propria guerra tra bande stavolta vede la sua scenografia naturale nella splendida piazza del Popolo di Todi. Manca ancora più di un mese al Natale ma da due anni ormai è un’associazione di sei ragazzi ad occuparsi delle luminarie, degli addobbi, del villaggio di Babbo Natale, la pista di pattinaggio su ghiaccio e i tradizionali mercatini. Poteva mancare l’albero? Certo che no. Ecco però, allora, che ci scappa il fattaccio.

La diretta social Sono le stesse telecamere collegate in streaming sulla piazza a seguire il percorso – a ostacoli – di un grande pino che, a quanto sembra, i ragazzi della Loop events hanno letteralmente sradicato da una frazione poco distante da Todi per portarlo, con una ruspa, in piazza del Popolo. Giovedì sera, con la piazza chiusa al transito, la vicenda diventa, nell’arco di poco tempo, comica e, di questi tempi, anche social. I telefoni sono roventi, così come il passa parola. In piazza del Popolo si tenta in tutti i modi di issare l’albero, farlo stare dritto e in piedi. Non ci si riesce. In piena notte, mentre ormai la vicenda ha appassionato i più curiosi e indignato gli altri, si decide di sospendere le operazioni. L’albero non sta in piedi, la ruspa lo porta via. Arrivano pure i carabinieri e, a quanto trapela, parte anche un esposto, perché i contorni della vicenda devono essere chiariti. Ora l’albero sarà ripiantato altrove o fatto a pezzi per diventare legna da ardere?

Loop events Intanto, sui social network, non si parla d’altro e la vicenda è esplosa assumendo contorni politici. Membri dell’ex giunta Rossini che, indignati, lamentano uno scarso rispetto per l’ambiente circostante. Altri, invece, che si schierano coi giovani tuderti colpevolizzati solo perché «abbiamo preso un albero, non tagliato, già piegato, che probabilmente se avesse tirato un vento forte rischiava di cadere».  «Siamo strumenti probabilmente per giochi più grandi di noi – commentano dalla Loop events – Non vogliamo entrarci, vogliamo solo se ci è permesso continuare a fare quello che facciamo da due anni, la casa di Babbo Natale, il Natale, il calcetto e le taverne, portare alla luce posti non conosciuti ai più, le cene a tema e tantissime altre idee già in cantiere. Volevamo far scattare una scintilla, e credo che in questo ci siamo riusciti. Siamo vivi. Per dare lustro ad un territorio che merita tanto».

L’amministrazione La grana, però, per il neo sindaco Ruggiano è appena scoppiata. Sì perché da quanto si apprende, non ci sarebbe stata nessuna autorizzazione scritta a permettere lo spostamento di un pino così grande, sradicato da un terreno comunale. Il primo cittadino e l’assessore alla cultura Claudio Ranchicchio, però, sarebbero stati gli unici a conoscenza della provenienza dell’albero di Natale, almeno secondo quanto sembra al momento. Della vicenda, oltre che i carabinieri, ora potrebbero occuparsene anche gli ex forestali.

L’opposizione «Al di là della curiosità – spiega il capogruppo Pd in comune Manuel Valentini – e di andare a vedere come finiva, cioè se l’albero stava in piedi o meno, quello che oggi si chiedono tutti è come mai, prima di portare un albero di quelle dimensioni in piazza non si siano fatti i dovuti e necessari sopralluoghi. Le verifiche per sapere se i macchinari a disposizione sono necessari per compiere quei lavori. E poi, ora, che fine farà quell’albero? Com’è possibile che qualcuno abbia permesso, se le autorizzazioni sono state date, cosa che verificheremo, di togliere una pianta da un terreno comunale e portarla in piazza senza neanche sapere se stava in piedi?». Le domande restano ancora senza risposta, mentre per sabato 18 novembre è ancora prevista l’inaugurazione della casa di Babbo Natale. Peccato, però, che l’albero non ci sarà.

Claudio Ranchicchio

Ranchicchio: «Io non c’entro» In serata arriva una precisazione dell’assessore: «Solo per comunicarvi – scrive Ranchicchio – che avete informazioni inesatte. Io sono Assessore alla Cultura, Sport, Turismo e non mi occupo assolutamente nè di permessi, nè di autorizzazioni di alcun genere, se non per i spazi riguardanti la cultura (Teatri, etc) e di impianti sportivi. Quindi è assolutamente improprio citarmi nel vostro articolo. Lungi da me fare censura ma ritengo che il mio nome non c’entri niente con la vicenda. Quindi credo che sia opportuno lo togliate. Cordiali saluti».

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