Se la soprintendente ‘sfratta’ Babbo Natale

Pregiudizio agli elementi architettonici della piazza, assenza di progetto e di autorizzazione. A Todi la Mercalli blocca la casetta natalizia. Che però intanto è già finita

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La soprintendenza alle belle arti dell’Umbria ha bloccato la realizzazione della casa di Babbo Natale a Todi: inviata una lettera all’ente e il sindaco Antonino Ruggiano è stato costretto a emettere un’ordinanza che ha fermato i avori. Però intanto la casetta è già finita. Inizia il braccio di ferro: la lasciano lì o la tolgono?

Non solo questioni autorizzative

In primis, manca il progetto e manca la richiesta di autorizzazione al comune. Ma non è solo una questione di scartoffie, però. C’è stato un sopralluogo, evidentemente, visto che nella sua nota, Marica Mercalli, già nota per le polemiche a Perugia per il palco in piazza IV Novembre, scrive che la casa di Babbo Natale è di forte impatto visivo, a tal punto da recare «pregiudizio» agli elementi delle piazza, danneggiando «la prospettiva dei monumenti che contornano la piazza». E mentre in città è partito il dibattito sulla opportunità o meno di realizzare quel tipo di struttura nel caratteristico foro tuderte, ci si chiede ora chi avrà la meglio, visto che la casetta è pronta e – formalmente – dovrebbe essere dismessa. Ma per sabato è prevista l’inaugurazione. Che si fa? Babbo Natale dovrà trovarsi un’altra casa?

Il post LoopEventi

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