Torreorsina ritrova il ‘suo’ San Sebastiano

Terni, inaugurato con una messa celebrata da monsignor Boccardo il restauro della scultura. A renderlo possibile la generosità di due cittadini

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Preghiera e festa, domenica pomeriggio a Torre Orsina, in occasione dell’inaugurazione del restauro della scultura di San Sebastiano, il cui recupero è stato possibile grazie alla generosità di Lucio Franceschi e di sua sorella, due abitanti della frazione di Terni. Nella chiesa parrocchiale, alla presenza di molti fedeli, si è svolta una messa celebrata dall’arcivescovo della diocesi di Spoleto-Norcia, di cui fa parte Torre Orsina, Renato Boccardo.

La storia

Al termine della celebrazione dedicata al martire, è avvenuta la spiegazione della storia della scultura e del restauro effettuato. Stefania Furelli, dell’Alta sorveglianza e lavori della soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio dell’Umbria, ha sottolineato che la scultura è stata letteralmente salvata grazie a questo restauro. Era, infatti, abbandonata e probabilmente era conservata nella chiesa intitolata a San Sebastiano, distrutta negli anni ’60 del ‘900, per poi essere sistemata in vari alloggi. «Questa scultura – ha detto – è della fine del ‘500, di autore ignoto e San Sebastiano ha l’atteggiamento tipico del devoto, cioè con lo sguardo rivolto al cielo. La parte esterna è in gesso, mentre l’anima interna è in ferro. Probabilmente è stata lavorata sul posto e ciò potrebbe essere confermato dal fatto che a Piediluco, quindi non lontano da Torre Orsina, c’è una scultura realizzata con la stessa tecnica».

I benefattori

Il restauratore Gianni Castelletta ha ricordato che in origine la scultura, molto pesante, circa due quintali, era bianca, con capelli, frecce e aureola in oro. Le frecce erano quasi andate tutte perdute e quindi sono state rifatte. Lucio Franceschi, benefattore insieme alla sorella, ha raccontano che l’idea di offrire il restauro è nata da una questione affettiva: «La mia famiglia, infatti, viveva in piazza San Sebastiano. E poi – ha detto – tutti noi siamo in dovere di valorizzare quanto i nostri antenati ci hanno lasciato». La serata si è conclusa con un momento di fraternità nella ex chiesa di S. Antonio, adibita ad auditorium.

Chi c’era

Presente anche il consigliere comunale Paolo Cicchini, in rappresentanza del sindaco di Terni Leonardo Latini. Hanno concelebrato la messa insieme a monsignor Boccardo, don Elvis Antony parroco di Torre Orsina e Collestatte, padre Jose Mecheril, parroco di Cerreto di Spoleto e vicario del vicariato della Valnerina, don Simone Maggi parroco di Cesi e di Portaria. Presente senza concelebrare don Davide Travagli, parroco di Arrone e di Polino.

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