Trasimeno, in mostra foto di Isola Maggiore

Nel Museo del Merletto di Tuoro (19 e 20 agosto) le immagini in bianco e nero realizzate dal belga Jean Wilmotte, che vive qui dal 2009

Condividi questo articolo su

L’idea è nata quasi per gioco, grazie alla moglie e ai figli, che lo hanno convinto a realizzare una mostra celebrativa della sua passione fotografica, in occasione del suo compleanno di 75 anni. L’autore è Jean Wilmotte, medico e psicoterapeuta belga che vive ormai da otto anni in Italia, precisamente in mezzo al Trasimeno. Sull’Isola Maggiore.

LE FOTO IN MOSTRA 

foto Jean Wilmotte - mostra Isola Maggiore - per gentile concessioneLa mostra «Le fotografie esposte, ispirate alla magia dell’isola, sono state realizzate all’infrarosso, tecnica che consente di entrare nel mondo dell’invisibile e il suo interesse artistico si trova nella produzione di foto di un’atmosfera strana, a volte un po’ spettrale», scrive Jean nella presentazione della mostra, visitabile gratuitamente nei giorni 19 e 20 agosto nel Museo del Merletto di Tuoro, proprio di fronte al molo di attracco dei traghetti.

L’isola Cinque chiese, edifici storici ed uno splendido panorama. Al far della sera le donne dell’isola siedono lungo la strada principale per fare il pizzo d’Irlanda, una particolare lavorazione del merletto fatta ad uncinetto importata dai Marchesi Guglielmi, proprietari del castello ora abbandonato, che fecero venire una maestra da Oltremanica. Il tramonto è imperdibile. E non è un caso che il principale evento organizzato in questi anni sulla Maggiore si chiamasse «Music for Sunset». Qui – si narra – si fermò anche San Francesco, per trascorrervi il periodo della Quaresima. Su uno scoglio ci sarebbero ancora le impronte delle sue ginocchia e una statua ricorda l’evento.

I residenti Nel Cinquecento contava circa 600 abitanti, nei primi anni Novanta erano una sessantina, scesi a 15 pochi anni fa. Inversione di tendenza nel 2009, proprio con l’arrivo di Jean Wilmotte e sua moglie Fabienne, primo segno ‘più’ nel censimento dopo secoli di decrescita: «Mi sono innamorato dell’Isola al primo sguardo – dice Jean – cercavo una casa dove trascorrere in serenità gli anni della pensione. L’ho trovata su internet. In una settimana ho raggiunto l’isola, ho acquistato la casa e ho venduto la mia in Belgio. Un vero colpo di fulmine».

Il bollettino dell’isola Il suo blog franco-italiano, nato con l’idea di aggiornare amici e parenti sulla sua nuova vita in Italia, è diventato uno dei bollettini ufficiali dell’Isola. Molti lettori di Jean – francesi, inglesi, olandesi, tedeschi – grazie al blog hanno conosciuto questo angolo di paradiso e hanno deciso di passare qui una vacanza o addirittura comprare una seconda casa. Con gli ‘stagionali’ si arriva intorno ai 60 abitanti.

foto Jean Wilmotte - mostra Isola Maggiore - per gentile concessioneMordi e fuggi L’Isola Maggiore è sfruttata soprattutto per le gite di un giorno: Ferragosto, Pasquetta, cose del genere. Nei periodi di punta, dai traghetti scendono anche ottomila turisti al giorno, nonostante il prezzo del trasporto non sia affatto economico. Eppure la manutenzione lascia a desiderare: i sentieri interni in diversi punti sono invasi da sterpaglie e, a parte i bar del molo, sull’isola ci sono solo due bagni pubblici. «Questo è triste, purtroppo l’isola sta per morire – ammette sconsolato Jean – eppure questo è il vero tesoro del Trasimeno, dal punto di vista storico, spirituale e ambientale. Un posto speciale, soprattutto in inverno, per pensare, sognare ed essere in comunione con se stessi. Questo è lo spirito di San Francesco. E lo dico da non credente».

La proposta Eppure Jean aveva un’idea per l’isola: «Secondo me potrebbe diventare, fra l’altro, l’isola dei pensionati – ci ha raccontato – in America ci sono villaggi ideati per chi cerca serenità, sicurezza, clima mite e magari assistenza professionale, con eventi culturali tutto l’anno, non solo d’estate». Un’idea che avrebbe bisogno di investimenti e di un po’ di lungimiranza politica e che quindi, purtroppo, rimarrà probabilmente nel cassetto di Jean, il belga innamorato del Trasimeno.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli